Insieme allo Zafferano e alla Vernaccia è sicuramente uno dei simboli di San Gimignano. Davanti alla sua gelateria si fa la fila, come di fronte ai capolavori della Manhattan del Medioevo. Il gelato di Sergio Dondoli è diventato un’icona, perché non è semplicemente buono, è un vero e proprio racconto di territorio.
Il libro
Il volume “Io, Sergio Dondoli” (edizioni Il Forchettiere, 116 pag., 25 euro) – a cura di Marco Gemelli, con foto di Luca Managlia, introduzione di Eleonora Cozzella e prefazione di Luciana Polliotti – descrive storia, passioni e ricette del gelatiere toscano. Racconta l’uomo al di là del personaggio, la sua vita, dall’infanzia all’adolescenza, piena di viaggi all’estero e di traversie, dall’incontro con l’amore alle vicissitudini lavorative. Un percorso caparbio: “La vita facile non l’ho mai avuta, sia chiaro, e le difficoltà mi sono sempre servite per crescere” – afferma Dondoli – sempre alla ricerca di un futuro migliore, che denota una grande capacità di adattamento e una spiccata intuizione. Come quando, nella sua prima esperienza di gelatiere in Germania, si fece dipingere un vecchio camioncino da Ernst Kahl che sarebbe diventato uno degli artisti tedeschi più importanti.
Le ricette
Nel libro si trovano 16 ricette. I gusti dei gelati di Sergio Dondoli non sono mai anonimi, recano la sua impronta, sia nei nomi di fantasia, scelti con sagacia e ironia, sia nella scelta degli ingredienti, ricchi di prodotti del territorio e di denominazioni tipiche. Come la celeberrima crema di Santa Fina® che utilizza lo Zafferano di San Gimignano DOP e i pinoli di San Rossore (Pisa), il Sorbetto alla Vernaccia di San Gimignano DOCG. Tra i più noti anche il Burro del Chianti, fatto con il mosto di Sangiovese e Italian garden la sua personale versione di cheese cake con il gusto delle erbe mediterranee o la Venere nera® realizzato solo in piena estate quando la polpa matura della mora è dolce e intensa, unita all’aroma delicato della lavanda.
Gli aneddoti
Dalla sua gelateria in piazza della Cisterna sono passati in tanti e il libro raccoglie alcuni degli episodi più sfiziosi: dal rapporto con Tony Blair all’incontro con le protagoniste del film “Un tè con Mussolini” e il maestro Zeffirelli, a varie casate reali e premi Nobel. Per finire con un aneddoto che lo riguarda: Lonely Planet ha inserito la sua gelateria al secondo posto nel mondo tra le esperienze gourmet da provare.
Le collaborazioni
Nel carattere di Sergio Dondoli è racchiuso il segreto del suo successo, dall’instancabile curiosità alla voglia di incontrare persone con cui avere scambi. Il libro passa in rassegna dodici di questi felici incontri che si sono trasformati in collaborazioni ed amicizie, che raccontano Sergio dal proprio punto di vista. Tra loro i macellai superstar come Dario Cecchini e Simone Fracassi e alcuni tra i più apprezzati del panorama italiano, da Gaetano Trovato a Valeria Piccini, da Filippo Saporito a Luca Landi, per chiudere in dolcezza con il pasticcere Paolo Sacchetti.