Pochi giorni dopo l’inizio del nuovo anno scolastico è stato presentato il progetto ultimato di miglioramento sismico che ha riguardato la scuola media F. Di Bartolo nel Comune di Buti (PI), realizzato in collaborazione con ISAAC Antisismica, azienda milanese specializzata in soluzioni intelligenti per la protezione sismica degli edifici.
L’installazione di questo innovativo sistema antisismico, che abbatte i rischi dovuti ai terremoti, è avvenuta in occasione dei lavori di ristrutturazione e consolidamento statico dell’edificio, di miglioramento estetico per rendere più confortevoli i locali della scuola, insieme a un processo di efficientamento energetico. Tutto questo è stato possibile grazie ad un investimento complessivo di 760.000 euro provenienti per 536.000 da fondi PNRR, per 53.600 dal Fondo statale per le opere indifferibili e per 170.400 di risorse dell’amministrazione comunale.
“Con questo intervento – ha detto la sindaca del comune pisano, Arianna Buti – si conclude il ciclo di ristrutturazioni e messa a norma delle scuole di Buti, iniziata qualche anno fa e priorità da sempre, nel panorama delle opere pubbliche della nostra amministrazione“.
Questo intervento ha permesso l’adeguamento delle infrastrutture scolastiche ai requisiti di sicurezza sismica, utilizzando tecnologie all’avanguardia per proteggere studenti e personale che ogni giorno vi trascorrono le proprie giornate per studio e lavoro.
Il progetto
Il Comune di Buti, per la scuola Di Bartolo, ha orientato la sua scelta su una soluzione tecnica che non fosse invasiva così da non andare a impattare con le attività scolastiche. L’installazione ha infatti richiesto meno di due mesi, senza nessuna interferenza con le lezioni. Il progetto ha così introdotto, per la prima volta in una scuola della Toscana, il sistema AMD (Active Mass Damper), composto da 8 assi inerziali. Il sistema installato presso la scuola media F. Di Bartolo utilizza masse attive di circa 700 kg ciascuna, capaci di muoversi a velocità elevate, contrastando efficacemente le oscillazioni provocate da eventi sismici.
L’obiettivo del progetto era portare l’indice di sicurezza sismica dell’edificio ad un livello superiore al 60%. Questo risultato è stato ottenuto unendo i due corpi di fabbrica di cui l’edificio era costituito ed installando l’impianto AMD. In questo modo si è raggiunto un indice di sicurezza sismica ISA-V pari a 0,8 (ben oltre il traguardo prefissato).
Per arrivare a questo, è stato necessario integrare il sistema con alcune lavorazioni aggiuntive, come il rinforzo di alcune colonne d’angolo, che già avevano manifestato carenze di resistenza nei confronti delle azioni statiche gravitazionali, e la predisposizione dei basamenti d’appoggio per gli assi inerziali dell’impianto AMD in corrispondenza di alcune travi di sottotetto. I materiali impiegati sono stati calcestruzzo fibro-rinforzato per colonne e massetti, e profilati in acciaio per il supporto degli assi inerziali di alcuni AMD posizionati all’interno di un campo di solaio.
Tutti i materiali ed i componenti necessari per l’installazione dell’impianto nel sottotetto dell’edificio sono stati issati e posizionati attraverso una botola creata ad hoc nel solaio dalle dimensioni di appena 80×80 cm, da cui è stato fatto passare tutto il necessario.
In caso di terremoto
Quando si verifica una scossa di terremoto, gli accelerometri, installati nell’edificio, si attivano e identificano il sisma che sta arrivando. Di conseguenza vengono attivati dei dispositivi che compongono il sistema AMD, delle vere e proprie macchine disposte in punti strategici nella parte alta dell’edificio, nel caso della scuola di Buti sono stati posizionati nel sottotetto del corpo principale e in copertura del corpo adiacente, che hanno il compito di minimizzare la percezione della scossa e i possibili danni sull’edificio. L’obiettivo è proprio quello di ridurre l’impatto che ha il terremoto sulla struttura come, ad esempio, crepe o distacco di calcinacci che in edifici strategici come una scuola possono causare periodi di chiusura per le verifiche necessarie e il ripristino. Con questo sistema tutto questo viene estremamente ridotto.
Naturalmente per gli studenti e il personale della scuola restano valide le buone norme di autoprotezione che devono essere applicate e seguite quando si verifica una scossa di terremoto.
I vantaggi
Oltre alla non invasività e alla possibile installazione senza l’interruzione delle attività negli edifici, questo sistema ha ulteriori punti di forza nel contrastare le forze sismiche. Riduce le oscillazioni e le vibrazioni che un edificio può avere in caso di terremoti, questo è possibile perchè utilizza masse attive mosse da motori elettrici, che bilanciano i movimenti della struttura per eliminare le vibrazioni. La centralina di controllo, supportata da sensori posizionati lungo le pareti, monitora i movimenti fino a 1.000 volte al secondo, regolando le masse in base all’intensità del terremoto. Grazie agli accelerometri, il sistema si adatta e si calibra autonomamente in tempo reale a seconda dell’intensità del terremoto che si verifica. In più è compatibile sulla gran parte degli edifici, esistenti o nuovi, senza grandi modifiche strutturali. Può adattarsi alle diverse tipologie di strutture, non solo scuole, ma anche tralicci o edifici che fanno parte del patrimonio culturale.
“Questa collaborazione rappresenta un passo importante verso la protezione sismica delle nostre comunità e ci permette di far luce sull’importanza della messa in sicurezza delle scuole e delle strutture di servizio pubblico. È fondamentale che tutti gli edifici che accolgono i cittadini siano adeguatamente protetti, affinché possano offrire un luogo sicuro, anche in caso di eventi sismici”, ha commentato Alberto Bussini AD di ISAAC.