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Scontro con un’auto, rider di 26 anni muore a Firenze, Giani: “Troppi decessi, intervenga il Parlamento”

Il prossimo 5 ottobre Filcams-Filt-Nidil Cgil in seguito alla morte del giovane rider hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini

Riders - © Shutterstock-MikeDotta

Aveva solo 26 anni il rider morto a causa delle ferite riportate nell’incidente stradale avvenuto a Firenze, nella zona di Rovezzano, sabato 1° ottobre poco prima delle 21:30.

Il giovane in sella a uno scooter stava facendo una consegna per Glovo quando si è scontrato con una Land Rover in via De Nicola all’altezza dell’incrocio con via Gobetti.

La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: iscritto nel registro degli indagati il conducente della Land Rover con cui si è scontrata la vittima e sono in corso accertamenti della polizia municipale sulla dinamica dell’incidente.

Da capire se e chi dei mezzi coinvolti possa non aver rispettato semafori o precedenze. Oltre allo scooter della vittima e alla Land Rover è stata sequestra un’altra auto, sempre al fine di ricostruire com’è avvenuto lo scontro in seguito al quale il 26enne è stato trasportato in codice rosso all’ospedale dove è poi deceduto domenica. Sarà disposta l’autopsia e intanto gli investigatori stanno ascoltando testimoni.

“Le indagini faranno il loro corso ma nessuno potrà portare in vita il giovane rider che è morto sul lavoro. Nel suo ricordo abbraccio la sua famiglia e i tanti colleghi. Il comfort degli utenti non può essere pagato con le mancate tutele dei rider: tutti noi dobbiamo cambiare mentalità e chiedere uniti al nuovo Parlamento di intervenire in fretta arrestando il numero dei tanti, troppi, lavoratori morti” ha dichiarato, esprimendo anche il suo cordoglio, il presidente della Toscana Enrico Giani per il 26enne rider morto a causa di un incidente stradale a Firenze.

“Ieri sera in città si è consumata una tragedia. Un giovane rider di 26 anni è morto travolto da un’auto mentre viaggiava in scooter per fare una consegna. Le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente e le responsabilità, ma intanto abbiamo una famiglia disperata e una comunità in lutto. È l’ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini” ha scritto su Facebook il sindaco di Firenze Dario Nardella in merito all’incidente stradale avvenuto ieri a Firenze.

“Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti – ha proseguito in sindaco di Firenze . Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Una corsa contro il tempo per soddisfare il cliente. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita. Tutto questo è abominevole. Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio. Il Parlamento appena insediato approvi immediatamente una norma a tutela di questi ‘nuovi’ lavori e di questi giovani disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo. Dimostri di avere a cuore il valore del lavoro, delle relazioni sociali, della vita”.

“Una notizia drammatica. Non si può, non si deve morire per lavorare. In Consiglio regionale della Toscana abbiamo fatto una legge proprio per dare ai rider più tutele e sicurezza ma non basta e dobbiamo fare sempre di più. È una priorità assoluta e deve esserlo per tutti” ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.

Il 5 ottobre lo sciopero dei rider fiorentini

Il prossimo 5 ottobre Filcams-Filt-Nidil Cgil in seguito alla morte del giovane rider hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini.

“A Firenze un altro rider morto sul lavoro – è scritto nella nota diffusa dalla Cgil –. In attesa degli approfondimenti delle indagini, esprimiamo profondo dolore e vicinanza alla famiglia. C’è anche tanta rabbia: siamo di fronte a un’altra morte inaccettabile, in un settore dove la sicurezza sul lavoro è ancora troppo spesso un diritto da conquistare, così come salari dignitosi e diritti tante volte sono una chimera, all’interno di un sistema che spinge alla produttività a discapito delle tutele. Vogliamo dare un segnale forte e per questo proclameremo uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini mercoledì 5 ottobre. È tempo che le aziende facciano la loro parte e contribuiscano a correggere le storture dei meccanismi del settore, che da anni combattiamo e denunciamo. E anche la politica, a partire dal livello nazionale, deve intervenire con provvedimenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei rider”.

 

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