Non esiste una scuola migliore di un’altra, ma esiste una scuola adatta alle proprie aspettative, ambizioni e sogni. L’ansia corre già tra i banchi degli studenti di terza media o del biennio delle superiori perché da qui al prossimo gennaio in molti dovranno scegliere che percorso intraprendere. Una decisione importante che va presa in libertà e consapevolezza. Ed per questo che la Regione Toscana ha scelto (attraverso Giovanisì e la Fondazione Sistema Toscana, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e il finanziamento del Fondo sociale europeo) di aiutare concretamente gli studenti toscani attraverso il progetto “Studiare e formarsi in Toscana: scegli la strada giusta per te”.
Per farlo si è scelto di cambiare registro e utilizzare un linguaggio divertente e diretto, chiedendo in prestito la voce e le battute dell’attore e cantante Lorenzo Baglioni, che tra una canzone e un talk ha illustrato dal palco del Cinema La Compagnia di Firenze le opportunità e gli strumenti a disposizione degli studenti. Un live che ha raggiunto in streaming centinaia di ragazze e ragazzi con oltre 1700 visualizzazioni (tra cui molte classi). Un paio di classi ( a causa delle restrizioni Covid) era anche presente in sala.
Si sono alternati racconti, approfondimenti sulle esperienze dei progetti educativi zonali (i Pez), testimonianze dei ragazzi che hanno già scelto o che hanno frequentato i corsi di Istruzione e Formazione Professionale e corsi di Istruzione Tecnica Superiore e poi tanta musica, quella che ha reso Lorenzo Baglioni un fenomeno social e che educa con allegria o senza paternalismi.
Dal palco de La Compagnia sono arrivate due testimonianze di “scelta giusta”. Quella di Ermaldino che ha frequentato un corso di Istruzione e formazione professionale (Iefp) in meccanotronica e dice “è stata la scuola a trovarmi il lavoro”. E quella di Sofia che, dopo aver abbandonato l’Università al primo anno, non ha lasciato gli studi ma ha scelto un percorso di Istruzione tecnica superiore della Fondazione Its Energia e ambiente di Siena: si è inserita nel mondo del lavoro e ha dimostrato come sia infondato il pregiudizio che ancora oggi esiste sull’accesso delle donne allo studio delle materie scientifiche o matematiche. “Conta se sei brava, non se sei maschio o femmina”, sottolinea Sofia.
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Sfatiamo gli stereotipi che tendono a descrivere ancora oggi scuole di serie A e scuole di serie B”
“L’obiettivo della Regione Toscana è accompagnare le ragazze e i ragazzi in questa importante scelta per la loro crescita e il loro futuro”, ha detto nel corso dell’evento l’assessora all’Istruzione della Regione Toscana, Alessandra Nardini. “Vogliamo dar loro gli strumenti per prendere una decisione in maniera informata e consapevole, accompagnando anche le famiglie e i docenti. Il fine ultimo è quello di promuovere il successo scolastico e combattere la dispersione”.
Lo scopo è anche abbattere certi stereotipi “che ancora oggi tendono a descrivere scuole di seria A e scuole di serie B. E abbiamo deciso di farlo con una modalità e un linguaggio che parlasse davvero ai giovani e potesse arrivare loro in maniera diretta ed efficace proprio per dotarli di tutti gli strumenti e le informazioni necessarie a fare questa scelta”. L’orientamento è anche uno dei pilastri sui cui si fondano i Pez-Piani educativi zonali “che – prosegue l’assessora – dal territorio mettono in campo interventi specifici quali quelli relativi all’inclusione, oppure, novità di quest’anno, alla promozione delle pari opportunità e contro gli stereotipi di genere”. Progetti che hanno ottenuto un grande successo: si contano oltre 42 mila contatti tra docenti, genitori, studentesse e studenti per le iniziative realizzate.