© Pagina Fb sindaco Sandro Fallani

Ambiente /RIGENERAZIONE

Scandicci apre il suo ‘Temporary park”. L’area ex CNR diventerà il secondo parco urbano dopo le Cascine

A due passi dalla tramvia e in pieno centro cittadino: è già fruibile parte dell’area verde che ben presto è pronta a trasformarsi in un grande parco metropolitano con locali, punti ristoro, fattoria didattica e una biblioteca. Scandicci ridisegna la propria identità dopo la pandemia

Per adesso ci sono un percorso running, un frutteto e un’area per cani e si trovano nel pieno centro cittadino di Scandicci: ad oggi un ‘Temporary Park”  (sorto grazie all’intelligente recupero dell’area Cnr) che contempla anche gli spazi all’aperto del Castello dell’Acciaiolo. Un’immensa, unica, area verde pronta a trasformarsi ben presto nel secondo parco urbano per ampiezza dopo quello delle Cascine di Firenze.

L’evoluzione da Temporary Park a “Parco Metropolitano” di Scandicci non sarà orientata solo agli spazi dove godere delle bellezze della natura ma prevedrà anche la presenza di  locali, biblioteca, servizi, giochi, laboratori, arene per concerti e spettacoli.

Scandicci ridisegna dunque la propria immagine provando a crescere, passo dopo passo. Una città contemporanea che –  dopo lo sviluppo crescente dell’economia con il polo della moda (tanto da essere definita dal Wall Street Journal “Un punto luminoso nella stagnante economia italiana”)  –  ora ripensa profondamente anche gli spazi per la propria cittadinanza e lo fa a due passi dalla tramvia.  Il parco infatti è ben collegato, tanto che potrebbe divenire meta ricercata anche uscendo dai confini comunali, di fatto un punto verde e dinamico a disposizione dell’area metropolitana.

Il “Temporary park” aperto proprio nei giorni scorsi attualmente è in comodato d’uso in carico al Comune, dopo svariate vicissitudini che hanno visto l’area interessata anche da una procedura fallimentare.

Una fattoria didattica, un parco dove fare movimento oppure ritrovarsi per studiare o lavorare grazie a servizi di connettività

“Appena firmeremo la convenzione con il tribunale che segue le procedure del fallimento potremo intervenire definitivamente per realizzare il Parco Metropolitano – ha precisato il primo cittadino Sandro Fallani farà parte a pieno titolo della città, sarà integrato col centro e fruibile da chi lavora, studia, vive a Scandicci, con spazi e servizi di primissima qualità. La progettazione avverrà a seguito di concorso internazionale, la Giunta nel frattempo ha approvato un atto d’indirizzo con le linee guida che detteranno i contenuti del nuovo parco: cultura e arte nel verde grazie al recupero e alla riqualificazione di alcune strutture presenti nell’area, continuità con il Castello dell’Acciaiolo, un’area per bambini con giochi innovativi e fortemente attrattivi, una fattoria didattica, un parco dove fare movimento, dove passare tempo di qualità con la famiglia, oppure ritrovarsi per studiare o lavorare grazie a servizi di connettività; inoltre locali della nostra Biblioteca, punti di ristoro come bar o ristoranti healthy food”.

Sandro Fallani, sindaco di Scandicci, annuncia l’apertura del parco urbano

Un parco connesso con la città  e la sua identità, presente e futura

Così proprio in un momento storico in cui ogni amministrazione è chiamata a ripensare la società dopo la pandemia, ecco che a Scandicci stanno provando a tirare una linea che metta insieme esigenze dei cittadini, socialità, spazi verdi ma anche servizi e opportunità di crescita, anche culturale dell’intera comunità. Il cibo, la filiera corta, salutare. Gli spettacoli, il teatro, le performance. Lo sport, da vivere all’aria aperta. La didattica, coinvolgendo i più piccoli. “Un parco connesso con la città” e con la sua identità presente e futura, una concatenazione di intenti che consenta anche di creare non solo una rete reale tra spazi e cittadini ma anche tra città stesse, dell’area metropolitana.

La tramvia è uno degli elementi di connessione, il verde, la cultura, lo sport possono diventare gli altri anelli della catena che abbattano i confini per generare quel senso di cittadinanza diffusa che oggi diventa prioritario.

La “piccola’ Scandicci” è pronta a spiccare il volo e pensare – finalmente – da grande.

 

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