Da oggi chi visita il Museo di San Marco a Firenze potrà guardare negli occhi Girolamo Savonarola, il celebre predicatore domenicano che nell’aprile del 1498 fu strappato dai gendarmi e poi giustiziato in piazza della Signoria.
La Direzione regionale musei della Toscana e il museo hanno infatti acquisito un busto in terracotta policroma molto realistico attribuito a Marco della Robbia che costituisce l’unico ritratto tridimensionale che esiste al mondo di Savonarola.
L’opera è stata concessa in comodato d’uso al museo dall’avvocato Alessandro Kiniger attuale proprietario e proviene dalla collezione di Giovanni Malfer fondatore del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto che ha vissuto a lungo a Firenze.
Insieme al busto nelle celle del Savonarola sono stati collocati anche alcuni cimeli come il suo mantello nero e il manoscritto in cui sono state riunite tutte le sue feroci prediche che gli valsero il soprannome di “Flagello di Dio”.
Si possono anche ammirare in una vetrina della Biblioteca di Michelozzo una selezione di 10 incisioni di collezione privata che vanno dalla metà del ‘500 alla fine dell’800 che rappresentano la diffusione dell’iconografia del Savonarola (cappuccio nero calato sul capo, naso adunco, guance infossate, labbra prominenti, sguardo altero) in pubblicazioni di varia natura come biografie, scritti eretici, opuscoli denigratori o celebrativi.
Angelo Tartuferi direttore del Museo di San Marco ha dichiarato: “L’acquisizione del busto è stata l’occasione per ripensare tutta la figura del Savonarola all’interno del Museo di San Marco. Una figura che negli ultimi anni era sinceramente rimasta un po’ in ombra. Già nel 1998 quando fu realizzata una mostra importante in occasione del quinto centenario della morte del Beato Angelico qui a San Marco Antonio Paolucci lamentava il fatto che la figura del Savonarola era stata dimenticata. Lo stesso si può dire ancora oggi in fondo perchè qui il personaggio più in vista Beato Angelico è di fatto il motivo principale in assoluto di attrazione per i turisti e i fiorentini. Con questo riallestimento Savonarola dovrebbe riguadagnare il ruolo storico che ha avuto per la nostra città. Savonarola incise profondamente sulla torta e sulla storia dell’arte della Firenze alla fine del ‘400″.
Oltre al busto del Savonarola il Museo di San Marco ha inaugurato un riallestimento luminoso di tutte le celle del dormitorio e in particolare dell’Annunciazione del Beato Angelico, simbolo del museo fiorentino e capolavoro del Rinascimento.
Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana ha dichiarato: “L’arrivo del busto è stata l’occasione per riallestire le salette del Savonarola proprio quelle dove lui ha vissuto quando era priore qui a San Marco. Inoltre è stata rinnovata la luce in alcune celle e soprattutto per l’Annunciazione del Beato Angelico, è una luce Led di ultima generazione con un’ottima resa cromatica che fa riemergere i particolari delle opere d’arte che sembrano quasi nuove”.