Santa Maria Novella cambia, rinasce e promette di trasformare una parte importante del centro storico, che parte dalla stazione e si estende per circa 30mila metri quadrati. Entro la fine dell’anno si vedranno i primi cambiamenti, mentre il progetto complessivo sarà concluso entro i prossimi 4 anni. Lasciando come punti fermi la splendida basilica e il museo, ci sono 20mila metri quadrati da riprogettare in un piano monstre che il Comune di Firenze ha presentato oggi coinvolgendo gran parte della giunta del sindaco Dario Nardella: l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, l’assessore alla Casa, Benedetta Albanese, all’Urbanistica, Cecilia Del Re, e al Patrimonio, Alessandro Martini.
Cultura, arte, spazi ricreativi, ma anche la nuova caserma dei carabinieri e soprattutto quasi 50 appartamenti in affitto a canone calmierato per giovani coppie, “che non possono permettersi i prezzi del centro, ma che vogliono iniziare il loro progetto di vita qui. È un passo importante per ripopolare il centro di fiorentini”, aggiunge Nardella
Un disegno futuro che scorre nelle slide che il sindaco snocciola e che raccontano una città nuova che potrebbe davvero riqualificare finalmente una zona difficile come la stazione, che nelle grandi città rappresenta sempre un buco nero in cui cadono (spesso nel vuoto) i migliori buono propositi.
Hub, o meglio chiamarlo centro, è la parola che più rappresenta quel ventaglio di funzionalità diverse che si concentrano nei 4 piani del nuovo complesso. Hub culturale e della creatività, “il più grande d’Europa”, sottolineano.
600 giorni e 4 milioni per ampliare il museo di Santa Maria Novella
“Vogliamo un luogo che attragga generazioni diverse, artisti e turisti”. Che sarà soprattutto sicuro, con la nuova stazione dell’arma dei carabinieri (di proprietà pubblica, insieme alla caserma Lupi) aperta 24 ore su 24 e che sarà presto inaugurata alla presenza del generale Luzi. Ci sarà l’ampliamento del museo di Santa Maria Novella, 1300 mq per esposizioni permanenti e temporanee, i cui lavori partiranno a maggio e dovrebbero completarsi in 600 giorni per un intervento stimato in 4 milioni di euro. Altri 1100 mq di spazi accoglieranno le principali opere comunali finora chiuse nei depositi o sparse nei vari musei civici fiorentini, gli archivi visibili con circa 50mila beni di interesse storico e artistico. Troverà spazio anche l’imponente fondo fotografico del comune, con i suoi 112mila beni, che potrebbe ospitare anche una parte dell’archivio Alinari: “Siamo in contatto con la Regione Toscana per questo”, ha tenuto a precisare il sindaco.
A fine anno via ai lavori per il Museo della lingua italiana
Da piazza stazione si entrerà in quella che sarà a tutti gli effetti una nuova piazza e da cui poi si accederà a luoghi diversi con destinazioni diverse: spazi per arte contemporanea e residenze d’artista, per artigiani, start up e imprese hi-tech, centro congressi, eventi e il tanto atteso Museo della lingua italiana che proprio nell’anno del 700° anniversario della morte di Dante dovrebbe vedere la luce.
Entro questo mese è infatti previsto la sottoscrizione dell’accordo con il Ministero per la sua realizzazione (investimento previsto da 4,5 milioni di euro) ed entro la fine dell’anno è previsto l’avvio del primo lotto di interventi.
Nel progetto è previsto anche un spazio dedicato all’arte contemporanea “un avamposto del Museo del Novecento”, mentre il Chiostro grande si candida a diventare un nuovo centro dell’Estate fiorentina, con la sua straordinaria grandezza (56 campate a tutto sesto) e i suoi affreschi sulla vita di San Domenico che sono oggetto in questi giorni di un importante restauro.
Non mancherà la biblioteca e forse anche una ludoteca, sala lettura e multimediale che si affianca alla storica biblioteca dei domenicani. “Sarà un filo unico con la cultura, non dimentichiamo che qui Leonardo iniziò la Battaglia di Anghiari”, ricorda Nardella. Troverà spazio anche una sala cinematografica e la grande terrazza, invece, sarà fruibile accedendo dalla caffetteria e dall’area ristoro. Ma non solo, Santa Maria Novella diventerà anche un posto per celebrare matrimoni con il rito civile.
Firenze candidata ad ospitare le celebrazioni dei 50 anni della Carta Unesco
Il nuovo complesso potrebbe già ospitare il primo grande evento il prossimo anno: le celebrazioni dei 50 anni della carta Unesco. ”Abbiamo parlato sia col ministro Di Maio che con il ministro Franceschini – annuncia il sindaco – Il governo italiano candiderà Firenze per tenere qui il vertice delle celebrazioni. Speriamo che l’Unesco possa accogliere questa candidatura. Nel caso in cui si riesca a realizzarlo lo faremo qui, nel complesso di Santa Maria Novella”.
50 case per giovani coppie ad affitto calmierato. Obiettivo: riportare i fiorentini in centro
Progetto più complesso, ma anche molto ambizione, quello dell’housing sociale sul modello delle Murate, l’ex carcere fiorentino diventato un buon esempio di riconversione abitativa. Da qui alla fine del suo mandato, il sindaco ha promesso di riportare in centro le giovani coppie e ripopolare il centro affittando (e non mettendo in vendita) appartamenti a canone calmierato. Saranno al massimo 50 appartamenti distribuiti su più livelli e con una superficie totale disponibile pari a circa 4,5mila metri quadrati.
Questione a parte per i fondi: se gli 8,5 milioni di euro sono già stanziati per l’ampliamento del museo e per quello della lingua italiana, sul resto ancora non c’è certezza ma solo fiducia. “Siamo certi che attraverso i fondi nazionali e comunitari a cui la città di Firenze ha accesso non avremo problemi a reperire risorse”, conclude il sindaco Nardella.