Sono passati 78 anni dalla strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema. La Toscana non dimentica i terribili eccidi che accompagnarono le ultime drammatiche fasi della seconda guerra mondiale. Da qui la nascita di una Rete dei Comuni a cui affidare il ruolo di testimoniare e raccontare alle nuove generazioni gli orrori del passato.
Con questo spirito il paese ha affrontato questo 12 agosto, giorno dedicato al ricordo delle vittime e alla celebrazione del 78esimo anniversario della strage nazifascista del 1944.
Denso il calendario di iniziative e cerimonie. La giornata si è aperta con la messa e i messaggi inviati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. La mattinata è conclusa con la firma di un protocollo che rappresenta l’ingresso ufficiale di Sant’Anna di Stazzema nella rete dei Comuni toscani che hanno la loro storia marchiata da stragi nazifasciste.
La Rete dei comuni toscani teatro di eccidi
La Rete dei Comuni toscani teatro di eccidi nazifascisti nasce da una dichiarazione di intenti firmata lo scorso anno da 25 Comuni maggiormente feriti durante la seconda guerra mondiale.
Stazzema è capofila di questo progetto, ed il sindaco e presidente dell’Istituzione Parco della Pace il primo firmatario. Il protocollo è stato il culmine delle celebrazioni del 78° anniversario della strage di Sant’Anna.
Le finalità del protocollo d’intesa dei comuni
Ad aderire al protocollo d’intesa dei Comuni teatro di stragi nazifasciste la Regione Toscana, l’Istituzione Parco Nazionale della Pace (che è capofila), la Rete degli Istituti storici toscani della Resistenza e dell’Età Contemporanea, la Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, i Luoghi della Memoria Toscana, e la Federazione regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza.
I primi Comuni teatro delle stragi e che hanno firmato il protocollo d’intesa sono: Bagno a Ripoli, Barberino Tavarnelle, Stazzema, Firenze, Fucecchio, Massa Marittima Sesto Fiorentino, Figline Incisa Valdarno, San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Pontassieve, Colle Val d’Elsa, Ponte Buggianese, Camaiore, Guardistallo, Civitella, Pescaglia, Carrara, Pian di Scò e Pescia.
A questo primo nucleo nelle prossime settimane si aggiungeranno le adesioni degli altri Comuni che sono stati teatro di stragi e eccidi nazifascisti in Toscana.
I Comuni che hanno sottoscritto l’intesa si impegnano a valorizzare la memoria della lotta di Resistenza delle comunità locali vittime di stragi e soprattutto i luoghi e i piccoli musei o centri di documentazione sulla storia, ospitando iniziative di carattere regionale e coinvolgimento i giovani. Infine si impegnano a promuovere percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria nei Comuni teatro di stragi ed eccidi nazifascisti.
Verso l’anniversario della strage nazifascista
Nella sera di giovedì 11 agosto a Pontestazzemese si sono svolte le onoranze a Don Innocenzo Lazzeri, il parroco ucciso sulla piazza della chiesa di Sant’Anna assieme ad altre 130 persone la mattina del 12 agosto 1944. Don Innocenzo Lazzeri, Medaglia d’Oro al Valor civile e Giusto tra le Nazioni, è stato ricordato sia in piazza Europa che con la deposizione di una corona di alloro al busto posto alla sua abitazione.
Successivamente nella chiesa di San Rocco si sono svolte le onoranze ai caduti di Mulina, a don Fiore Menguzzo, Medaglia d’oro al Merito civile, e ai suoi familiari uccisi dalle truppe tedesche la notte fra l’11 e il 12 agosto mentre salivano a Sant’Anna.
Sempre giovedì 11, a Sant’Anna sulla piazza della chiesa si è svolto il concerto della storica band musicale aretina la Casa del Vento, accompagnata dal Quartetto Euphoria con l’esecuzione della canzone “Girotondo a Sant’Anna”, che narra la strage del 12 agosto 1944.
L’evento, insieme ad un docufilm (che raccoglie le testimonianze di Adele Pardini e di Mario Marsili) e un videoclip, sono stati promossi e finanziati dal Consiglio regionale in ricordo di due testimoni simbolo, Enrico Pieri e Cesira Pardini.
La vigilia del 12 agosto si è chiusa con la fiaccolata silenziosa, che dalla piazza della chiesa, lungo la via Crucis, è giunta al Sacrario. La fiaccolata è un tradizionale omaggio alle vittime organizzato dall’Associazione Martiri di Sant’Anna, un momento di raccoglimento per i superstiti ed i parenti delle vittime prima delle celebrazioni del 12.
Il teatro (anche virtuale) per raccontare la storia del territorio
Momento clou il 12 agosto, con “Segnale d’allarme. La mia battaglia”, lo spettacolo virtuale di Elio Germano previsto alla Fabbrica dei diritti: uno dei primi esperimenti mondiali di teatro in realtà virtuale: attraverso i visori, gli spettatori si sono immersi un una pièce teatrale che parla di manipolazione, democrazia e assolutismo.
Mostre e cultura, con uno sguardo all’Ucraina
“Da Sant’Anna a Bucha. L’umanità attraversa le intemperie” è il titolo della mostra che si fa ponte con la guerra dei nostri giorni, in Ucraina. L’esposizione di Carlo Carli prosegue fino al 15 agosto presso la Fabbrica dei diritti.
E’ inoltre in corso la terza edizione del Campo della Pace a Sant’Anna di Stazzema: un incontro internazionale per giovani dai 17 ai 26 anni.
Il 21 agosto in programma l’appuntamento del sedicesimo Festival dell’Organo della pace di Sant’Anna di Stazzema, la rassegna organistica organizzata dall’associazione italo-tedesca Amici dell’organo della pace, che ogni anno porta a suonare nella piccola chiesa del paese importanti musicisti di fama internazionale (ore 17, ingresso gratuito).