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Sanremo, l’exploit di Lucio Corsi al Festival e la profezia di Verdone

L’outsider della 75esima edizione nella top 5 della prima serata: promosso dall’Accademia della Crusca per il testo e in vetta al FantaSanremo

Lucio Corsi al Festival di Sanremo 2025

L’unico a non essere sorpreso è stato di sicuro Carlo Verdone. Nella serie “Vita da Carlo” dove l’attore e regista interpreta il direttore artistico di Sanremo, il cantante maremmano Lucio Corsi vince il Festival di Sanremo. Una profezia che sembra più vicina a realizzarsi dopo la prima serata della kermesse canora: Corsi è risultato tra i cinque più votati.

Il cantante toscano condivide il podio virtuale con Giorgia, Achille Lauro, Simone Cristicchi e Brunori Sas. A votare nella prima sera la giuria della sala stampa, tv e web. Corsi ha inoltre conquistato anche la classifica del FantaSanremo: svetta al primo posto con 90 punti seguito da Brunori Sas (85).

Promosso dall’Accademia della Crusca

Il cantante maremmano ha fatto parlare di sé ancor prima di salire sul palco dell’Ariston per il successo della serie con Carlo Verdone e, pochi giorni prima della gara canora, per aver ottenuto il plauso dell’Accademia della Crusca per il testo della sua canzone “Volevo essere un duro“.

A colpire l’abilità di giocare con sensazioni e parole come dimostra il testo: Volevo essere un duro/ Che non gli importa del futuro/ Un robot/ Un lottatore di sumo/ Uno spaccino in fuga da un cane lupo/ Alla stazione di Bolo/ Una gallina dalle uova d’oro….

Lucio Corsi al Festival di Sanremo 2 – foto Rai 1

Al suo debutto a Sanremo Corsi ha dimostrato una certa disinvoltura passando dal pianoforte alla chitarra e conquistando subito il palco. Apprezzato anche lo stile eccentrico del suo outfit che non era firmato Alessandro Michele.

Simpatico il siparietto a fine esibizione. Corsi è andato ad abbracciare Antonella Clerici mentre Carlo Conti si è tenuto più a distanza visto che l’artista aveva il volto coperto di biacca. “Poi divento bianco” ha commentato ridendo”.

Ora l’attenzione è tutta per la serata delle cover venerdì 14 con l’esibizione di Corsi insieme a Topo Gigio e l’esecuzione di “Nel blu, dipinto di blu”.

La trattoria della nonna chiusa per Sanremo

Di Corsi si è molto parlato anche per la decisione della nonna Milena Marchetti, titolare del ristorante, Macchiascandona a Castiglione della Pescaia, di chiudere l’attività per seguire il Festival di Sanremo. In que locale, tra l’altro, ha conosciuto Francesco Bianconi dei Baustelle che ha prodotto il suo disco.

Sono felicissima: mio nipote realizza un sogno e mi voglio godere il suo sogno con grande tranquillità. Ho deciso di mettermi in ferie per un po’ di giorni. Non perderò un minuto del Festival di Sanremo” ha spiegato l’anziana ristoratrice.

Francesco Gabbani al Festival di Sanremo 2025 – foto Rai 1

La gara degli altri cantanti toscani

Se Corsi guida l’avanzata dei cantanti toscani quasi a sorpresa, gli altri artisti in gara non hanno deluso. Francesco Gabbani in total black Corneliani con la sua versione da crooner di “Viva la vita” ha colpito la platea. L’artista, già vincitore a Sanremo 2016 3 2017 è apparso emozionato.

Irama è quello che ha suscitato di più l’attenzione soprattutto per l’abbigliamento. Si è presentato con un cappotto oversize di Balmain, poi tolto per rivelare un gilet bianco indossato a pelle. C’è chi ha parlato di look alla Napoleone, chi di Capitan Findus e qualcuno ha anche scherzato sulla somiglianza con Ivana Spagna. Il pezzo “Lentamente” ha messo tutti invece d’accordo: promosso.

Irama – foto Rai 1

Ha commosso gran parte della platea fino alla lacrime Simone Cristicchi, fresco del Pegaso d’oro ricevuto dalla Regione Toscana per la grande vicinanza con questa terra. La sua canzone “Quando sarai piccola” è arrivata al cuore di tutti. Ha convinto un po’ meno il completo di Antonio Marras.

Grandi apprezzamenti anche per un altro toscano d’adozione Brunori Sas in giacca Boglioli, altro outsider della cinquina con “L’albero delle noci“.

Moda toscana promossa a pieni voti

La moda toscana promossa a pieni voti. Il completo indossato da Carlo Conti durante la prima serata realizzato dalla maison fiorentina Stefano Ricci è stato apprezzato per lo stile sartoriale, ineccepibile. A vestire i Modà è stato Enrico Coveri altro brand illustre in riva all’Arno. Clara è apparsa una sirena nel lungo e impalpabile abito di Roberto Cavalli.

Hanno gridato dea a Elodie al momento in cui è apparsa sul palco: merito anche dell’abito di Prada che indossava mentre Francesca Michielin ha convinto un po’ meno in Miu Miu: resta il dilemma se vita troppo alta o troppo bassa.

Sarah Toscano che a dispetto del cognome è di Vigevano si è affidata a una storica maison, Pucci, per il minidress multicolore. La sua canzone “Amarcord” come il look della prima serata portano alla memoria solo ricordi belli di una Firenze capitale della moda.

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