Non ha vinto il Festival di Sanremo, come aveva “predetto” Carlo Verdone ma ha conquistato tutt’Italia con la canzone “Volevo essere un duro”. Lucio Corsi, artista grossetano di 31 anni, in questi ultimi mesi ha raccolto il frutto di dieci anni di gavetta, di concerti e di canzoni.
Prima il ruolo televisivo in “Vita da Carlo” con Verdone, poi Sanremo con Carlo Conti, il secondo posto dietro Olly e il Premio della Critica Mia Martini a cui si aggiunge il riconoscimento di Assomusica per la “migliore esibizione live di un artista rivelazione”.
Sulle ali del successo a Sanremo il 21 marzo pubblica il nuovo album che porta il titolo del brano in gara a Sanremo, poi il tour in giro per l’Italia, a Firenze sarà a Teatro Cartiere Carrara il 16 aprile che veleggia verso il tutto esaurito. “Io non ho chissà quali pretese se non quella di suonare il più a lungo possibile con la mia band” ha raccontato durante il festival e il sogno si sta realizzando sempre di più.
“Sono incredulo, non sapevo cosa aspettarmi, ho vissuto Sanremo come un salto nel vuoto” ha dichiarato a caldo Corsi. Con lui, Francesco Gabbani, Brunori SAS, Simone Cristicchi è stato il festival dei cantautori. “È una bella cosa, che ce ne siano così tanti. Anzi, sarebbe bello che il premio Tenco avesse la stessa luce, la stessa rilevanza di Sanremo: due grandi eventi per la musica italiana” ha aggiunto.
Le Ali del Pegaso del Consiglio regionale
La Toscana e la sua terra, la Maremma, sono pronte a tributare il giusto riconoscimento al musicista. A Lucio Corsi le Ali del Pegaso, speciale onorificenza dedicata agli under 35 del Consiglio regionale della Toscana. Lo annuncia il presidente dell’Assemblea toscana Antonio Mazzeo sui social.
“La vittoria finale è stata davvero a un passo, ma la storia di Lucio Corsi (che si è comunque aggiudicato il Premio della Critica) è senza dubbio una delle più belle di queste serate sanremesi – scrive Mazzeo sui social -. E da toscani non possiamo che esserne davvero tanto tanto orgogliosi. Ti aspettiamo presto in Consiglio regionale per premiarti con le Ali del Pegaso. Le hai davvero meritate”.
L’omaggio di Castiglione della Pescaia
“Non c’è dubbio che da questo Festival esca prepotentemente un unico grande vincitore, Lucio Corsi, che da sconosciuto per il grande pubblico ha calcato il palcoscenico dell’Ariston con la sua personalità stravagante ma genuina, portando con sé un bagaglio di esperienza personale, di gavetta e di realtà ormai da tempo dimenticate. Lucio ha tenuto tutti noi castiglionesi incollati davanti alla tv, un folletto-menestrello-marziano che ha stregato il palco con la sua poesia e con il suo essere se stesso, aldilà delle convenzioni e degli stereotipi” il commento della sindaca di Castiglione della Pescaia Elena Nappi.
In occasione del rientro a casa dell’artista, si spiega in una nota, ci si prepara ad una grande accoglienza, sempre nel rispetto della personalità, discreta e riservata. Lucio Corsi, originario di Vetulonia, “è riuscito a rendere coesa e compatta tutta la nostra comunità – aggiunge – che si è ritrovata unita in un unico grande obiettivo: sostenere, promuovere e proteggere questa delicata personalità che per tanti è spuntata fuori dal nulla. Lucio, e lo dico con convinzione e con un pizzico di orgoglio, è stato la vera grande scoperta, la rivelazione di questo festival della canzone italiana”.
Corsi e il ricordo del Barone Rampante di Calvino
Per Nappi “oggi, persi nella continua ricerca di successi facili, tutti youtuber, tutti influencer, tutti tiktoker, tutti costruiti e artefatti, avevamo bisogno di qualcuno che ci riportasse coi piedi per terra, all’autenticità delle cose reali. Dietro l’abbigliamento insolito, il trucco particolare e la figura sottile, rivedo il Barone rampante di Italo Calvino, sono molto contenta che questa eccellenza grezza del cantautorato italiano, che meritava di essere scoperta, sia un nostro concittadino”.