Una forza della natura: Lorenzo Jovanotti Cherubini è tornato alla musica dopo il durissimo periodo dell’incidente con uno spirito nuovo. Un’energia che ha investito come una forza della natura il Festival di Sanremo 2025 dove Jova è stato il superospite della prima serata.
L’esibizione è cominciata all’esterno dell’Ariston, lungo le strade, al porto, sui balconi. Gerry Scotti ha suonato il fischietto ed è partita L’ombelico del mondo. A eseguire uno dei pezzi più celebri di Jova i tamburi dei Rockin’1000. Cherubini avanza tra le batterie vestito d’oro da capo a piedi (completo di Dior by Maria Grazia Chiuri) e con un ciondolo del sole al collo. Vanity Fair lo ha definito “il bronzo di Cortona“.
Poi l’ingresso in teatro, non senza un piccolo imprevisto già diventato virale: sulla soglia del teatro Jova inciampa ma è un attimo. Al DopoFestival con Alessandro Cattelan e Selvaggia Lucarelli è stata espressa preoccupazione: “Per un attimo abbiamo temuto per la tua salute, stava per ripartire il femore un’altra volta“. Il cantante ha confermato: “Anche io ho temuto, c’era il pavimento che sembrava una pista di pattinaggio“.
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Il ciclone Jova al teatro Ariston
Tornando alla performance, arrivato nel foyer dell’Ariston il cantante trova ad accoglierlo 10 ballerini Bollywood. All’interno dell’Ariston scatta Il più grande spettacolo dopo il Big Bang: Jovanotti canta, si ferma ad abbracciare i fan. La commozione è autentica. Quasi un lungo abbraccio liberatorio dopo tanti mesi nel segno della sofferenza. Tra il pubblico anche la figlia Teresa che Jova bacia prima di salire sul palco.
Qui esegue un medley di I love you baby, Fuorionda, A te. Dopo la musica c’è spazio per le parole. Il racconto, dopo l’incidente in bici di Santo Domingo e l’operazione, di come si sia appropriato del “corpo nuovo“. “Sono un po’ bionico, titanico e anche un po’ fotonico, tu sai sei di Firenze e sai cosa voglio dire, e soprattutto felice di essere qua” scherza con Carlo Conti.
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La riflessione sull’imperfezione con Gimbo
C’è poi spazio per un momento di riflessione con la lettura di un testo del filosofo Fausto Bolelli, con cui Jovanotti ha collaborato. Una riflessione sulla bellezza di essere imperfettamente se stessi che vede al fianco del cantante il campione olimpico Gianmarco Tamberi.
Parole toccanti che sembrano il perfetto preludio a quello che l’atleta, al termine della lettura, sta per dire. Gimbo, come affettuosamente Tamberi è chiamato, dà l’annuncio più atteso dal pubblico degli sportivi dopo la drammatica finale, persa, di Parigi: “Ci vediamo alle Olimpiadi di Los Angeles 2028“.
La perfetta sintesi del Festival la dà Jova: “Sanremo è come il Carnevale, il Capodanno, Natale. Sanremo è una festa della musica, e la musica prima di essere industria, classifica, competizione, è una passione che ci lega e unisce il paese“.
Sul palco, tra Carlo Conti e Gerry Scotti, dal siparietto sul cibo, dissertando di ovetto al tegamino, pane con l’olio e soprattutto pappa al pomodoro, ai tempi delle radio dove tutti e tre hanno cominciato. Jovanotti scherzando ha commentato: “Ascoltavo Pieraccioni”.
Il ricordo di Sammy Basso e di Mandela
Tra una battuta e l’altra, c’è spazio per il ricordo dell’attivista Sammy Basso, scomparso pochi mesi fa. Una presenza costante nei concerti di Jovanotti. Carlo Conti, accennando invece al tour di Jova, ha ricordato la ricorrenza dei 35 anni della liberazione di Nelson Mandela a cui il palazzetto dello sport a Firenze è intitolato.
Le presenze di Jovanotti a Sanremo
Jovanotti è una presenza costante a Sanremo. Solo una volta ha partecipato in gara nel 1989, con il singolo “Vasco” dell’album “La mia moto”. Il pezzo, firmato dallo stesso Jovanotti con Claudio Cecchetto e Luca Cerosimo, arrivò al quinto posto ma fu campione di vendite.
Nel 2000 Jova arrivò sul palco dell’Ariston accompagnato dal brasiliano Carliños Brown. Presentò un brano inedito “Cancella il debito” con cui chiedeva la cancellazione del debito estero dei Paesi del sud del mondo. Due giorni dopo l’esibizione Lorenzo Cherubini, insieme a Bono Vox, fu ricevuto dall’allora Presidente del Consiglio, Massimo D’Alema.
La terza volta di Jova è stata nel 2008, sempre come ospite. Eseguì Fango e A te. ad accompagnarlo alla chitarra Ben Harper. Nel 2022 il quarto Sanremo al fianco di Gianni Morandi con un medley esplosivo. Un duetto che l’allora conduttore Amadeus definì: “Più che una coppia, una miscela esplosiva!“.
La telefonata ad Amadeus e Fiorello
Come ha confidato Jovanotti a Carlo Conti, in diretta tv, prima di accettare l’invito a Sanremo il cantante ha mandato un messaggio ad Amadeus e anche a Fiorello quasi a temere di ferirli con la sua partecipazione al Festival. Il segno di un fair play d’altri tempi.