Da tempo la Regione Toscana sta lavorando per avvicinare sempre più i pazienti alle prestazioni sanitarie grazie alla tecnologia e agli strumenti che il web e il digitale mettono a disposizione.
Durante questi mesi di convivenza con il Covid-19 massimizzare gli sforzi per rendere più snello il percorso di contatto con la cittadinanza e il monitoraggio delle prestazione è diventata (purtroppo) un’esigenza. Un’esigenza che la Toscana ha saputo gestire con professionalità sfruttando le potenzialità della trasformazione digitale nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Basta ricordare che la nostra è stata la prima regione la prima regione a mettere a punto una app, #acasainsalute per le indagini di sieroprevalenza, con risultati, in termini di banca dati, superiori alle aspettative. In Toscana è stato avviato prontamente il monitoraggio dei vacanzieri di rientro dalle vacanze dando loro la possibilità di prenotare i tamponi direttamente online sulla piattaforma Viaggia sicuro evitandosi lunghe attese telefoniche e accorciando i tempi delle diagnosi. C’è poi la campagna di sieroprevalenza sui docenti avviata prima che le scuole riaprissero che ha dato risultati eccellenti in termini di adesioni. La possibilità delle ricette in formato telematico via sms grazie ad una piattaforma “esportata” in altre regioni d’Italia, la piattaforma unica regionale per la televisita e il teleconsulto, la cartella clinica unica per le rsa via web, ecc, ecc.
Tutto questo impegno è stato premiato qualche giorno fa durante il Digital Health Summit, convegno annuale dedicato alla trasformazione digitale della sanità durante il quale Andrea Belardinelli, responsabile settore sanità digitale della Regione Toscana, si è visto conferire il premio W.In.e 2020 con queste motivazioni:
“Per la visione e la leadership mostrate nell’applicazione piena della Digital Health, usando tecnologie innovative e non, per generare informazioni in tempo reale e predittive, realizzando un coordinamento bidirezionale tra aziende sanitarie/ospedale e Regione.
Per la capacità di darne ricaduta immediata per il Covid-19, accelerandone ulteriormente i benefici e impatti.
Per la solidarietà mostrata mettendo a disposizione il modello presso altre Regioni che ne avessero bisogno.
In tal modo valore per il paziente/cittadino, le aziende e il sistema sanitario italiano”
Dal suo ufficio Belardinelli e i suoi colleghi monitorano minuto per minuto l’andamento dell’epidemia in Toscana, lo fanno con un approccio basato sui dati ma è proprio grazie alla capacità di saper leggere quei dati che la mole di informazioni raccolte durante le campagne di screening sul territorio si possono trasformare in azioni mirate per la tutela della salute pubblica.
Il contest W.In.e ogni anno premia i migliori “leader digitali che, nell’ambito della sanità – si legge sul sito dell’evento – si siano distinti per la capacità di visione e di esecuzione di un programma di trasformazione digitale anche legato all’emergenza Covid, che abbia generato cambiamenti organizzativi, trasformazione culturale e formativa presso la propria struttura, benefici per i pazienti/cittadini/care giver”.
Per Belardinelli si tratta di un riconoscimento che non fa che attestare che la sanità toscana è una tra le migliori best practice nel panorama nazionale, ed è un riconoscimento che il dirigente ci tiene a condividere con colleghi e collaboratori perché premia la loro capacità di innovare e lavorare in sinergia oltre che il grande sforzo che stanno portando avanti per rendere sempre più snelli ed efficaci i servizi sanitari per la cittadinanza.