La sanità toscana torna in pareggio. I conti, sui quali ha gravato l’emergenza Covid-19, sono stati messi in sicurezza con una variazione di 65 milioni sul bilancio di previsione 2022-2024. La proposta, approvata dalla giunta regionale, è stata presentata dal presidente Eugenio Giani. “Lo stato di salute della sanità ha suscitato molte preoccupazioni in passato, ma con questa variazione di bilancio risolviamo la situazione. Chiudiamo questo capitolo“. Evitando così sanzioni e commissariamenti.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani precisando che “il lavoro che abbiamo fatto per arrivare al pareggio di bilancio deve essere certificato dal Mef, e il tutto avverrà nei prossimi mesi“. L’anno scorso, ha ricordato Giani, il pronunciamento arrivò a luglio. Se qualcuna delle voci di bilancio, ha precisato Giani, “non venisse certificata, nel Def è prevista la possibilità di fare un piano di rientro con durata addirittura di 30 anni“. Così, ha chiosato “abbiamo sia il piano A che il piano B per mettere in sicurezza i nostri conti”.
I 65 milioni tra fondo riserva e fondi europei
Il presidente della Toscana ha poi spiegato che i 65 milioni di parte corrente per la sanità sono stati recuperati “innanzitutto con il fondo di riserva” che “arriva a coprire gran parte di questa cifra“, poi con le risorse già messe a bilancio per il cofinanziamento dei fondi strutturali europei e con “un’altra serie di accorgimenti“.
“Abbiamo avuto una contingenza favorevole – ha spiegato Giani – con lo slittamento dei fondi strutturali europei, i cui tempi di avvio si stanno dilungando a causa della concomitanza con il PNRR partendo qualche mese dopo, dall’inizio dell’anno prossimo. L’anticipazione che avevamo messo a bilancio abbiamo potuto recuperarla e usarla per la sanità, si tratta di 28 milioni“.
Un recupero di 400 milioni per la sanità
Giani ha poi ricordato che “in un anno e mezzo abbiamo recuperato oltre 400 milioni di euro. Si era addirittura ipotizzato che il disavanzo dovuto alle spese per fronteggiare la pandemia arrivasse a 500 milioni, questo non è successo perché abbiamo razionalizzato con attenzione le spese sanitarie”. Giani ha ricordato alcuni degli interventi: “lo ‘spostamento’ delle risorse destinate alla tramvia verso Bagno a Ripoli (infrastruttura che sarà comunque realizzata contraendo un mutuo), attingendo al Fondo di riserva del 2021, utilizzando risorse arrivate dal Governo e dirottando verso la sanità fondi di altri settori”.
La Toscana è riuscita a centrare l’obiettivo e inoltre, insieme alle altre Regioni ha anche “segnalato al Parlamento la situazione, ottenendo prima lo slittamento di 45 giorni della rendicontazione (provvedimento che ci ha dato modo di fare questa variazione), poi l’inserimento nel DEF della possibilità di un piano di rientro fino 30 anni”. Sulla lievitazione dei costi il presidente ha ricordato che è dipesa dall’emergenza Covid-19 e dalla necessità di provvedere a maggiori spese correnti. Si pensi all’affitto degli hub. Si è augurato per il prossimo anno un alleggerimento dei costi venendo meno la pandemia.
Non solo sanità: tanti interventi sul territorio
Tornando alla variazione di bilancio Giani ha poi ricordato una serie di interventi sul territorio che saranno resi possibili: una sala polifunzionale di Aulla (800mila euro) e la variante di Gazzano (6,2 milioni) a Fivizzano in Lunigiana, 3 milioni per la manutenzione stradale in Maremma e lungo la SP 65 panoramica di Porto S. Stefano e sulla litoranea. Inoltre la progettazione e realizzazione del tracciato stradale di collegamento tra le frazioni di Farnocchia e S. Anna nel Comune di S. Anna Stazzema (2 milioni).
Sono state inoltre messe a disposizione le risorse per la chiesa di San Silvestro (320mila euro) a Barberino di Mugello danneggiata dal terremoto del 2019. Un intervento che va ad integrare quanto già fatto dalla Cei. Inoltre è previsto un intervento finanziario per San Rocco e San Sebastiano (400mila euro) in occasione dei 400 anni dalla ‘costituzione in città‘ di San Miniato. Infine 60.000 euro l’anno per tre anni per una una nuova linea di trasporto pubblico locale su gomma dedicata agli ex lavoratori Bekeart.