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Sanità, subito in funzione i nuovi macchinari acquistati con fondi Pnrr

Ad oggi, 93 apparecchiature tecnologiche hanno sostituito quelle più vecchie. Altre 27 saranno operative entro il 2025

Sanità - © Gorodenkoff

Alla fine dello scorso anno, 93 nuove apparecchiature sanitarie hanno sostituito negli ospedali della Toscana i macchinari più obsoleti e sono già operative. Altre 27 entreranno in funzione tra marzo e dicembre del 2025. Un importante investimento in tecnologia per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero finanziato con i fondi del Pnrr.

Nello specifico si tratta di Tac, angiografi, acceleratori lineari per radioterapia, tavoli telecomandati per radiologia, ecografi, macchinari per la risonanza magnetica, mammografi e gamma camere a beneficio di tutti i territori. Un investimento da 47 milioni di euro, se consideriamo le sole apparecchiature installate entro le fine del 2024.

“La sanità pubblica che vogliamo è una sanità all’avanguardia – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Una sanità capace di rispondere ai bisogni dei cittadini anche attraverso l’uso delle tecnologie più moderne oltre ad offrire servizi in modo diffuso e vicino a dove i cittadini vivono. Sono due facce della stessa medaglia e su questo stiamo investendo per poter rispondere con un’offerta adeguata alla domanda dei pazienti”.

Dei 93 macchinari, 24 sono stati installati nelle strutture dell’Asl Toscana centro, 24 in strutture dell’Asl Toscana sud est e 14 in strutture dell’Asl Toscana nord ovest. Dieci invece sono entrati in funzione nell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, 9 nell’Azienda ospedaliero universitaria pisana, 5 nell’Azienda ospedaliero universitaria senese e altri 3 nell’Azienda ospedaliero universitaria Meyer. Infine altri 3 sono in funzione negli ospedali della Fondazione Gabriele Monasterio e uno negli ambulatori di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica.

“I 93 nuovi macchinari vanno a migliorare la qualità delle prestazioni a vantaggio dei pazienti, che nella sanità pubblica potranno ricevere diagnosi e terapie ancora più accurate, più veloci e meno invasive”, spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. “Ma migliorano – aggiunge – anche la capacità organizzativa dei reparti, con benefici per il lavoro dei nostri professionisti. Regione e Asl hanno lavorato in stretta sinergia per centrare questo obiettivo importante, quanto complesso nella sua realizzazione”.

 

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