“Il sistema sanitario toscano si dimostra nella sua quasi totalità in crescita, riprendendo dopo la pandemia da Covid-19 i trend positivi che lo avevano contraddistinto negli anni precedenti”. Positivo il quadro sull’efficacia delle cure in Toscana, che emerge dallo studio effettuato da Ars, l’agenzia regionale della sanità che misura i risultati e la riuscita delle prestazioni erogate in ospedale e sul territorio.
Durante il seminario “L’osservazione degli esisti clinici per le politiche sanitarie” è stata presentata una pubblicazione basata su vari indicatori relativi all’anno 2022.
Gli indicatori in miglioramento
Dallo studio emerge che il sistema sanitario toscano è in un trend positivo di miglioramento. In particolare tra gli indicatori positivi si evidenzia la diminuzione della mortalità ad un mese dall’evento per ictus e per infarto, anche per l’aumento delle angioplastiche eseguite nei tempi previsti dalle linee guida. Crescono gli interventi per cancro del colon eseguiti con tecnica mininvasiva, con mortalità a trenta giorni che si mantiene stabilmente a livelli bassi rispetto alla media nazionale. Si riducono la mortalità a trenta giorni per cancro del retto, i parti cesarei e le loro complicanze, la mortalità ad un mese dopo interventi cardiochirurgici e vascolari e le complicanze cerebrovascolari dopo oltre un anno da infarto o ictus.
Indici in diminuzione
Indici in diminuzione invece si segnalano per quanto riguarda la tempestività dell’intervento per frattura al femore, con una percentuale di operazioni realizzate entro due giorni meno elevata rispetto ai livelli raggiunti negli anni precedenti, a cui si accompagna una crescita del tasso di mortalità a trenta giorni.
“Lo studio – ha commentato l’assessore al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini – ci restituisce un quadro favorevole, da cui emerge una completa ripresa dei trend positivi e della stabilità dopo l’impatto della pandemia. Molti degli indicatori sono ampiamente omogenei e diffusi, seppure per alcune prestazioni rimane ancora una certa variabilità tra un territorio e l’altro. Su questo dovremo intervenire, per garantire a tutti, indipendentemente da dove uno risieda, lo stesso livello di assistenza.”
“La pubblicazione di questi indicatori – ha aggiunto – rappresenta uno strumento di conoscenza indispensabile per la nostra regione, in quanto ci permette di conoscere in anticipo sui dati nazionali alcuni andamenti e promuovere e progettare interventi specifici e tempestivi. Sarà utile per orientare le scelte ed individuare le criticità su cui intervenire”.