La centrale operativa 118 Sud dell’Asl Toscana nord ovest, per il territorio delle province di Livorno e Pisa, ha ottenuto il riconoscimento internazionale Angels per gli standard raggiunti nel percorso ictus nel terzo trimestre di quest’anno.
Angels è un progetto nato per migliorare la qualità dell’assistenza alle persone colpite da ictus in Europa e nei paesi emergenti: attraverso questa iniziativa i sistemi sanitari vengono analizzati e migliorati secondo specifici standard richiesti nella gestione dell’ictus, come presupposto di qualità e di sicurezza per i pazienti.
L’ictus cerebrale rappresenta, come spiega Nicola Bertocci, direttore della Uoc Centrale Operativa 118 Sud, “la principale causa di disabilità permanente nell’adulto/anziano, la seconda causa di demenza e la terza causa di morte nella popolazione, con enormi costi sanitari e sociali. Ricevere un riconoscimento internazionale come quello promosso dall’iniziativa Angels non è solo motivo di orgoglio, ma conferma l’impegno della Centrale Operativa 118 Sud nel lavorare secondo standard di eccellenza”.
In Toscana, “i casi di ictus attesi ogni anno sono circa undicimila, un numero – continua Bertocc i- che ci richiama costantemente alla responsabilità di perfezionare i percorsi diagnostico-terapeutici. Investire nella formazione, nella tecnologia e nella comunicazione interprofessionale è fondamentale per garantire un futuro in cui sempre più vite possano essere salvate o significativamente migliorate grazie ad interventi tempestivi ed efficaci”.
Fondamentale è dunque intercettare “precocemente i segni di questa patologia e indirizzare i pazienti verso i percorsi appropriati”, commenta la coordinatrice infermieristica della centrale, Michela Cavallin. “Una responsabilità che inizia fin dalla chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118. Da quel momento si attiva un processo che vede l’intervento dei mezzi di soccorso e culmina nell’accesso alle strutture ospedaliere specificatamente attrezzate per affrontare questa emergenza nei tempi ottimali previsti dalle linee guida internazionali”.