La Casa di comunità di Montignoso, in provincia di Massa Carrara, “è una delle più importanti in regione perché coprirà un territorio vasto e sarà un punto di riferimento per popolazione”. Così il presidente della Toscana Eugenio Giani nel corso della visita al cantiere. L’intervento prevede la demolizione dell’attuale Casa della salute per realizzare un nuovo edificio di 1.700 metri quadri. L’investimento per l’intervento complessivo ammonta a 4,7 milioni di euro e la fine dei lavori è prevista a fine 2025.
La struttura, come spiega il presidente “è una delle 77 che stiamo ristrutturando o costruendo”. “Grazie alle Case di Comunità i cittadini troveranno sempre una risposta grazie alla presenza dei medici di famiglia, degli specialisti e sicuramente, insieme a PIR, potranno decongestionare i pronto soccorso perché i codici minori potranno trovare una risposta senza doversi recare in ospedale. Ringrazio tutti coloro che hanno contributo al raggiungimento di questi risultati, la ASL, il Comune di Montignoso e l’impresa che sta portando avanti celermente i lavori”.
La nuova struttura
Al piano terra ci saranno gli ambulatori specialistici, poi centro prelievi e vaccinazioni. Al piano superiore, troveranno posto gli ambulatori per i medici e pediatri di famiglia, area servizi sociali e socio sanitari con il Punto unico di accesso e la presenza degli assistenti sociali dell’Azienda sanitaria e del Comune. All’interno della struttura ci saranno anche ambulatori di prossimità, l’infermiere di famiglia e di comunità, un’area per i servizi di accoglienza e centro prenotazioni e il consultorio. Il seminterrato sarà invece riservato ai posti auto, spogliatoi e locali tecnici.
Presenti al sopralluogo anche la direzione della Asl Toscana nord ovest, la responsabile di zona Monica Guglielmi e i tecnici, il consigliere regionale Giacomo Bugliani e il sindaco Gianni Lorenzetti. “La nostra Asl – aggiunge la direttrice Letizia Casani – è impegnata nella costruzione o ristrutturazione di 29 case di comunità che cambieranno l’impianto della sanità territoriale che da noi, nonostante le difficoltà, è risultato tra le migliori in Italia come certificano i dati Agenas”.
