La sanità regionale e i bisogni della Toscana diffusa sono al centro della variazione di bilancio approvata in Consiglio regionale. A proporre questi interventi il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Con questa prima variazione di bilancio confermiamo in modo rigoroso la scelta di intervenire sulle situazioni di maggior disagio e fragilità, nella logica di una regione che vuole crescere e svilupparsi rafforzando le sue politiche di welfare senza lasciare indietro nessuno” ha assicurato il governatore, dopo il voto in aula per aggiornare le previsioni del bilancio regionale 2024-2026.
La manovra prevede uno stanziamento per il 2024 di oltre 21,35 milioni, per il 2025 di 1 milione, e per il 2026 di 189mila euro. Sulla manovra hanno votato a favore Pd e Italia viva, contrari Lega, Fdi e Fi, mentre il M5s non ha partecipato al voto.
Un punto fermo ai conti della sanità
Sono stati recepiti con la variazione gli emendamenti proposti da Eugenio Giani. Questi gli interventi principali nel dettaglio: “Abbiamo messo innanzitutto un punto fermo rispetto ai conti della sanità, inserendo le risorse necessarie per chiudere in pareggio il 2023. Voglio ricordare i 2,5 milioni per le indennità premiali destinate al personale dei pronto soccorso che opera in particolare negli ospedali della Toscana diffusa. E poi ci sono i 500mila euro per le donne colpite da patologie oncologiche, che serviranno per l’acquisto di parrucche”.
Fragilità e casi di disagio, 800mila euro in arrivo
“Con questa manovra – dice ancora il presidente Giani – destiniamo anche quasi 800mila euro ai contributi per cittadini e cittadini con varie forme di disabilità, compreso l’autismo, riuscendo ad esaudire, a questo punto tutte le 1142 domande presentate. Sono inoltre 200 mila gli euro destinati, con contributi da 20 mila euro, alle famiglie colpite da lutti per incidenti sul lavoro, a cominciare dalla tragedia di via Mariti a Firenze”.
La variazione contiene anche risorse per i Comuni in condizioni di particolare disagio (200mila euro) e 500mila euro destinati alle Unioni di Comuni garantire le retribuzioni agli operai forestali.
Gli 80 anni dalla Liberazione della Toscana
“Quest’anno saranno 80 anni dalla Liberazione della Toscana – conclude Giani – doveroso, quindi assicurare risorse all’Istituto storico della Resistenza, 150 mila euro, per ricordare con iniziative adeguate questa ricorrenza”.