Salute, ambiente, biodiversità e clima: sono le quattro linee d’intervento per la Regione Toscana. Le risorse previste per il Piano nazionale per gli investimenti complementari sono destinate agli interventi per l’acquisto di strumenti destinati a migliorare la capacità tecnologica e le performance del sistema sanitario pubblico.
“In Toscana abbiamo già programmato tutte le risorse previste per la sanità dal Piano nazionale per gli investimenti complementari” annotano il presidente Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. Quelle del Pnc, ovvero il piano nazionale di investimenti complementari, sono risorse nazionali che si aggiungono al Pnrr e destinate ad una specifica linea di investimento.
I fondi assegnati dalla Regione
Con una recente delibera, la giunta ha assegnato i fondi alle aziende sanitarie, ad Ispro e ad Arpat, risorse che si aggiungono a quelle già distribuite a dicembre all’istituto zooprofilattico sperimentale. Nel complesso si tratta di circa 20 milioni di euro.
Tutto è iniziato a giugno del 2022, quando l’Istituto superiore di sanità ha avviato un censimento di enti e strutture del sistema sanitario e dei loro fabbisogni. Da lì è partito l’iter che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo tra Regione e istituto sugli interventi da finanziare, i tempi e le procedure amministrative da rispettare.
“Le abbiamo tutte rispettate ed allocato velocemente i fondi che ci erano stati messi a disposizione – spiega il presidente Giani – convinti e consapevoli che un servizio sanitario pubblico, per rispondere ai bisogni dei cittadini, debba essere dotato di strumenti al passo con i tempi”.
“Le risorse previste dal piano – commenta l’assessore Bezzini – permetteranno di dotare il sistema sanitario di apparecchiature e macchinari all’avanguardia: strumenti a volte impercepibili per i pazienti ma essenziali per mantenere standard qualitativi elevati. In Toscana tutte le risorse sono già state programmate”. “Non posso però che esprimere – aggiunge – preoccupazione per il fatto che il recente decreto 19 del 2024, approvato nei primi di marzo dal governo e attualmente in fase di conversione, possa interferire in questa programmazione, vanificando il lavoro fatto in questi mesi e togliendo risorse ad un tema rilevante come la prevenzione”.
Le apparecchiature e i dispositivi tecnologici
Le risorse del Pnc, infatti, sono destinate all’acquisto di apparecchiature e dispositivi tecnologici per i dipartimenti di prevenzione delle aziende Usl, come spettrofotometri, analizzatori rapidi ultratecnologici, microscopi, frigoriferi e congelatori per la conservazione dei campioni analizzati, macchinari per il filtraggio e l’areazione, ma anche nuovi dispositivi elettronici. Le apparecchiature permetteranno la sostituzione di strumentazione obsoleta e un miglioramento della qualità del lavoro dei dipartimenti.
Ad esempio, grazie al piano ad Ispro si prevede l’acquisto di un pirosequenziatore di ultima generazione, una potente piattaforma di sequenziamento e quantificazione per l’analisi dell’espressione genica delle mutazioni del Dna.
Con i fondi stanziati sarà potenziato anche il laboratorio regionale di radioattività e amianto, grazie all’acquisto di nuova strumentazione che migliorerà l’attività di controllo delle acque destinate al consumo umano.
Parte delle risorse saranno utilizzate anche per interventi edilizi: si tratta di manutenzione straordinaria, adeguamento antincendio e riorganizzazione di spazi nei luoghi di lavoro dei dipartimenti della prevenzione.