Il 5 settembre sarà un giorno di scuola speciale a Rondine Cittadella della Pace di Arezzo. È il primo del calendario scolastico per i 31 studenti che hanno scelto di frequentare il quarto anno delle superiori a Rondine: quest’anno, insieme a loro, tra i banchi ci sarà anche un gruppo di ex alunni ebrei, che nel 1938 furono cacciati dalla scuola italiana, vittime della discriminazione e della persecuzione del fascismo, che proprio il 5 settembre del 1938, con il “Regio Decreto Legge n.1390 per la difesa della razza nella scuola fascista”, promulgava la sua prima normativa antiebraica.
A Rondine si costruisce la pace
L’iniziativa è realizzata da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, nel borgo toscano dove studenti italiani e giovani di tutto il mondo, “nemici” tra loro, appartenenti a popoli in guerra, si formano fianco a fianco per essere agenti del cambiamento e leader di pace a partire dalla costruzione della relazione. Questo è il cuore del “Metodo Rondine” per la trasformazione del conflitto: la relazione come antidoto per l’odio, capace di decostruire l’idea del nemico che nasce dalla paura.
Proprio a Rondine si riportano dunque oggi idealmente sui banchi quegli “ex bambini” ebrei ai quali, a causa dell’antisemitismo e del razzismo divenuti legge nel 1938, fu improvvisamente vietato l’accesso alle scuole di ogni ordine e grado, segnando l’inizio della campagna antisemita, discriminatoria e persecutoria del fascismo.
Dieci testimoni della discriminazione a Rondine
La scuola è il primo luogo dove la memoria può diventare patrimonio condiviso per costruire un futuro di pace. Per questo alle 9 del mattino di lunedì 5 settembre, la campanella della prima ora suonerà anche per i circa dieci testimoni della discriminazione fascista, espulsi allora dalle scuole, e oggi idealmente iscritti, come alunni, al medesimo anno e alla medesima classe, perché la relazione possa tornare ad essere narrazione fertile.
Testimoni della discriminazione e studenti di Rondine seguiranno la lezione attiva del vicedirettore del quotidiano La Repubblica, Francesco Bei, dopo l’introduzione del presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari e della presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e l’intervento – da remoto – del Ministro dell’Istruzione.
L’iniziativa, realizzata con il supporto di Progetto Memoria, sarà salutata inoltre da un videomessaggio della Senatrice a Vita Liliana Segre, testimone della Shoah che proprio a Rondine a ottobre 2020 ha tenuto la sua ultima testimonianza pubblica.