Progettare una nuova generazione di robot industriali e collaborativi che interagiscono in sicurezza con i lavoratori e migliorano l’efficienza produttiva. È questo l’obiettivo del progetto europeo April, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito di Horizon 2020 che vede tra i partner anche l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e la spin-off Prensilia.
Il progetto punta a far entrare la robotica con un ruolo di primo piano nel mondo della produzione industriale, grazie a soluzioni innovative in grado di trasformare i contesti produttivi.
Grazie ad April saranno sviluppati co-robot abili e autonomi, a basso costo, capaci di adattarsi a vari scenari di produzione e manipolare prodotti e materiali di diversa forma e consistenza, anche in collaborazione con un partner umano.
“L’istituto di BioRobotica – commenta Marco Controzzi, ricercatore e responsabile del progetto per l’Istituto – studierà il comportamento dell’uomo durante la manipolazione di oggetti flessibili e durante lo scambio con altri soggetti. Ciò ci permetterà di creare una vera e propria libreria di comportamenti che poi verrà usata dal robot come punto di partenza per imparare movimenti più raffinati e agire con successo in attività complesse e inattese”.
April svilupperà nuovi sistemi di automazione per le linee di produzione che realizzano, assemblano e gestiscono diversi tipi di materiali flessibili o deformabili. Per raggiungere questo obiettivo, la nuova generazione di robot avrà alcune caratteristiche basilari come la capacità di lavorare fianco a fianco con gli esseri umani, la possibilità di gestire diversi tipi di prodotti morbidi, controllando il loro livello di deformazione e l’adattabilità a vari ambienti produttivi.
Oltre a interagire con i lavoratori, i co-robot di April saranno in grado di trattare materiali flessibili e morbidi (come stoffa), trasparenze (come materiali da imballaggio), materiali speculari (come oggetti cromati) e piccoli oggetti (come il fissaggio dei cavi).
Il progetto vede impegnato un consorzio interdisciplinare coordinato dall’Universidad Politécnica de Madrid e formato da 15 partner europei provenienti dal mondo della ricerca, dell’università, delle imprese e delle spin-off.
“Con April vogliamo contribuire a cambiare il mondo affiancando ai lavoratori dell’industria manifatturiera i cobot, e consentendo alle PMI di ridurre le barriere verso l’automazione – spiegano le coordinatrici Maria Teresa Arredondo e Xenia Beltran dell’Universidad Politécnica de Madrid – abbiamo formato un grande team multidisciplinare che è in possesso delle risorse necessarie per innovare le tecnologie per la manipolazione dei materiali morbidi e flessibili della linea di produzione. L’interazione sicura uomo-robot porterà a nuovi modi di produzione in settori come il tessile, la movimentazione della carta, la lavorazione degli alimenti e tutti quelli in cui non era stato possibile automatizzare prima”.