La star di Bollywood Babil Khan, l’omaggio al “Charlie Chaplin indiano” Raj Kapoor, l’autore di libri best seller dall’impatto dirompente nell’opinione pubblica indiana, Perumal Murugan e ancora, la presenza a Firenze dei registi Kiran Rao e Vijay Krishna Acharya, sono alcuni degli highlights della 24esima edizione del River to River Florence Indian Film Festival.
La manifestazione, ideata e diretta da Selvaggia Velo, si tiene a La Compagnia di Firenze, nel corso della stagione di festival “50 Giorni”, dal 5 al 10 dicembre. I titoli in programma sono 20, per metà realizzati dalle registe, opere che vanno ad indagare sulle più recenti espressioni artistiche e sui mutamenti sociali del subcontinente indiano contemporaneo.
Tra i film da non perdere c’è sicuramente Laapataa Ladies (Lost ladies), selezionato per rappresentare l’India nella corsa agli Oscar, presentato in sala dal regista Kiran Rao, che ritrae con tagliente ironia la realtà della cultura patriarcale indiana, con la superstar Nitanshi Goel (6/12 ore 20.30). Ospite a Firenze anche il regista super acclamato Vijay Krishna Acharya, autore di alcuni tra i film campioni di incassi nella storia del cinema indiano, che porta in visione il suo ultimo The Great Indian Family, a cui sarà affidata in prima italiana l’apertura del festival, incentrato sulle contrapposizioni tra hindu e musulmani nell’India di oggi (5/12 ore 20.30). Ospite al River to River anche l’astro nascente Babil Khan, figlio dell’iconico divo Irrfan Khan, che presenta in anteprima il suo ultimo lavoro, Logout”di cui è protagonista assoluto, firmato dal regista Amit Golani (7/12 ore 20.30).
Ma gli eventi a tema indiano sono veramente tanti al River to River e spaziano tra letteratura, cinema e eventi food. Per la prima volta in Italia arriva il celebre scrittore Perumal Murugan, voce di punta della letteratura tamil, grazie all’evento organizzato in collaborazione con la libreria Brac. Murugan sarà al festival per un incontro tra letteratura e attualità, in occasione della presentazione di Rogo (Utopia Editore), libro che attacca duramente il sistema delle caste che ancora rende ingessata la vita sociale, lavorativa ed economica in India, nonostatente siano state bandite ufficialmente nel 1947 (10/12 ore 18.30).
Nel centenario dalla nascita, sarà celebrato il maestro del cinema hindi Raj Kapoor, celebre come il “Charlie Chaplin del cinema indiano”. Il festival gli dedicherà un omaggio con la proiezione del suo capolavoro Awaara, presentato a Cannes nel 1953 (8/12 ore 17.00), e con il documentario Raj Kapoor’s Loni Tunes, uno spaccato sul mondo del grande regista narrato da Nadir Ahmed (8/12 ore 16.00). Altro anniversario importante è quello dei 30 anni dalla scomparsa dello storico delle religioni e orientalista francese Alain Daniélou. Per ricordarlo il festival propone una proiezione del documentario Alain Danièlou-Il labirinto di una vita, alla presenza del regista Riccardo Biadene (9/12 ore 18.30).
E tra gli eventi speciali, da segnalare la mostra The Shape of Self, un racconto intimo e potente delle comunità transgender e transessuali nei distretti urbani di Calcutta, grazie agli scatti del fotografo Alessio Maximilian Schroder. Realizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni e B.east Gallery e ospitata presso quest’ultima (via di Mezzo 40/a), l’esposizione corona il progetto intrapreso da Schroder nel 2014, anno in cui la Corte Suprema indiana ha riconosciuto ufficialmente il terzo genere.
Per gli amanti della buona tavola un appuntamento da non perdere è il documentario Mother’s Tongue, di Vanesa Millado, che segue la giovane Guerleen nella riscoperta della propria cultura punjabi grazie ai sapori della sua cucina, sarà associato al cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore di Nura, primo food truck di cucina indiana in Italia che serve piatti tipici del Kerala (7/12 ore 17.00) e che sarà presente al festival per tutta la durata della manifestazione. Non poteva mancare una festa indian style dedicata agli spettatori e agli ospiti del festival. Venerdì 6 dicembre ore 19.00 appuntamento da Amblé (piazzetta dei Del Bene 7A) per un aperitivo al ritmo di musica in puro stile Bollywood. E ancora, per le webseries, a La Compagnia in visione Our Big Punjabi Family, l’irresistibile web serie che segue le vicende di Sitara – terapista familiare – e di suo marito Sunny – imprenditore – che tornano a vivere con la famiglia di lui dopo aver perso tutti i loro soldi in un cattivo investimento. La convivenza con la numerosa e vivace famiglia Punjabi di Sunny porterà a situazioni esilaranti e caotiche, tra differenze culturali e insolite dinamiche familiari (dal 6 all’8 dicembre, Saletta de La Compagnia, ore 18.00).
“Il River to River Florence Indian Film Festival, tenuto in Italia dal 2001, rappresenta un’iniziativa unica nel suo genere interamente dedicata al cinema indiano”, commenta S.E. l’ambasciatore dell’India Vani Rao. “Questo festival ha svolto un ruolo fondamentale nel portare il cinema indiano all’attenzione del pubblico italiano. Mi auspico che gli spettatori possano apprezzare la selezione di film indiani presentati a Firenze e scoprire il talento di numerosi nuovi registi e attori indiani. Auguro a tutti i partecipanti un festival piacevole e indimenticabile”.
“Ringrazio Selvaggia Velo per questa 24esima edizione del festival che, anche quest’anno, ci porta a indagare la cultura del subcontinente indiano” dice l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. “Con i suoi 20 film, di cui molti firmati da registe donne, questo festival davvero completo è da seguire tutto d’un fiato per capire che l’India non è poi così lontana.”
“Il festival del cinema indiano di Firenze, diretto da ventiquattro anni da Selvaggia Velo, con grande passione e competenza, è uno degli appuntamenti più attesi della 50 Giorni di Cinema, grazie alla sua ricca programmazione di film, serie, documentari e corti, che offrono agli spettatori uno spaccato delle espressioni artistiche e dei mutamenti sociali del subcontinente indiano, un territorio lontano, reso più vicino grazie al ponte culturale che il River to River riesce ogni anno a creare” – ha affermato il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio.
“Questa edizione è ricca di contenuti forti – conclude Selvaggia Velo – dalle questioni legate alla condizione della donna, con tutto ciò che la cultura patriarcale porta con sé, ai conflitti tra popolazione hindu e musulmana, fino alla tematica ambientale. Temi caldi che saranno esplorati in alcuni tra i film protagonisti di questa edizione, che come sempre affiancherà grandi successi del cinema Bollywood, produzioni indipendenti e capolavori di maestri del cinema. Ricco il parterre di ospiti tra registi, attori, produttori e autori. Non solo: siamo particolarmente felici di portare per la prima volta in Italia, in collaborazione con libreria Brac, l’acclamato scrittore Perumal Murugan, una delle voci più interessanti della letteratura indiana contemporanea. Un festival vicino a celebrare un quarto di secolo, che ancora una volta proporrà ai suoi spettatori un’esperienza India a 360 gradi”.