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“River to River”, red carpet per le star del cinema indiano

Il festival diretto da Selvaggia Velo, l’unico in Italia interamente dedicato alla cinematografia indiana, si tiene dal 7 al 12 dicembre, nel cartellone della “50 Giorni”, al cinema La Compagnia. Tra gli ospiti più attesi, Abhishek Bachchan, Adil Hussain e Suraj Sharma

Film “Fatima”

Parata di stelle al “River to River” 2023

La star di Bollywood Abhishek Bachchan, attore, produttore e figlio dell’iconica star Amitabh Bachchan, Adil Hussain, attore pluripremiato e apprezzato dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni ne Il Fondamentalista riluttante di Mira Nair, insieme a Suraj Sharma l’acclamato protagonista del film Premio Oscar, La vita di Pi, di Ang Lee, sono gli ospiti più attesi del River to River Florence Indian Film Festival, che arriva ques’anno alla sua 23esima edizione.

Il festival diretto da Selvaggia Velo, l’unico in Italia intermente dedicato al cinema indiano, si tiene nel cartellone della “50 Giorni“, dal 5 al 7 dicembre al cinema La Compagnia di Firenze.

Il programma del festival del cinema indiano di Firenze

Il River to River Florence Indian Film Festival propone quest’anno al pubblico trenta i titoli – tra lungometraggi, documentari e corti – in prima italiana ed europea. Tra i temi al centro dei film, storie di riscatto e migrazioni. Da segnalare il focus dedicato al regista bengalese Mrinal Sen, rappresentante della new wave cinematografica dell’India orientale, che presenta due dei suoi film più significativi, Interview (8 dicembre ore 16.00) e Bhuvan Shome (9 dicembre ore 16.00).

Altri titoli rilevanti del festival sono Ghomeer, di R.Balki (7 dicembre ore 20.30), opening film, incentrato sulla vicenda – ispirata a una storia vera – di una ragazza prodigio del cricket che dopo aver perso una mano in un incidente, grazie all’aiuto di un ex giocatore fallito e burbero (interpretato dal divo Abhishek Bachchan), riuscirà comunque a fare la storia di quello sport; Footprints on Water, di Nathalia Syam (8/12 ore 20.30), sul percorso di ricerca di un padre,  immigrato clandestinamente in Gran Bretagna, della figlia scomparsa, che proietta gli spettatori nella difficile condizione di chi abbandona il proprio paese in cerca di un futuro migliore; Goldfish, di Pushan Kripalani (12 dicembre ore 20.30) film di chiusura del festival, in anteprima italiana (con Kalki Koechlin, famosa per il suo ruolo Batya Abelman nella serie Netflix Sacred Games); il documentario Fatima, di Sourabh Kanti Dutta, che racconta la storia di una ex sposa bambina, nel suo percorso di attivista nella lotta contro il traffico sessuale nello Stato del Bihar, al confine col Nepal (12 dicembre ore 18.30); e come non citare le imperdibili coreografie di Bollywood, accompagnate dai tipici canti corali, col film campione in patria, Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani, di Karan Johar, interpretato dalle superstar Ranveer Singh e Alia Bhatt (10 dicembre ore 20.30).

La mostra e gli eventi collaterali, a tema indiano

Tra le iniziative che accompagnano la proiezione dei film, in prima assoluta la mostra My India/Megalopolis, lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni da fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo TerraProject, che documenta il passaggio di 250 milioni di persone dalle campagne alle principali città dell’India in un imponente processo di urbanizzazione, organizzata in collaborazione con fsm – Fondazione Studio Marangoni (presso spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana in via de’Pucci 16, vernissage il 7 dicembre ore 12.30, visitabile fino al 16/12). E poi il talk con la content creator Veronica Giuffré (23K follower su Instagram) sul subcontinente attraverso gli occhi di Italo Calvino (9 dicembre ore 11.00) e il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia (8 dicembre ore 18.00). Il programma si compone anche di cortometraggi e webseries: tutte le informazioni sul sito www.rivertoriver.it.

La ventitreesima edizione del festival dedicato al cinema indiano è un momento riconosciuto dalla cittadinanza e un’occasione che arricchisce l’offerta culturale della nostra regione. Un vero e proprio cortocircuito culturale fa sì che le feste prenatalizie siano ormai saldate all’avvio del River to River. Una rassegna di film che ci apre gli occhi su una parte del mondo emblema di complessità e contraddizioni e, allo stesso tempo, cantiere di sviluppo costante. Quest’anno attraverso la mostra “My India/Megalopolis” di Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo Terra Project, anche il Consiglio regionale ospiterà una parte del festival. Una partecipazione di cui siamo orgogliosi e che conferma il sostegno delle istituzioni regionali al settore cinematografico e al mondo della cultura che, anche attraverso il percorso degli Stati Generali della Cultura, vogliamo rendere sempre più centrali nelle politiche di sviluppo della nostra regione”. Dichiara Cristina Giachi, presidente della Commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio Regionale della Toscana.

“Un programma ricchissimo che offre un’ampia panoramica sulla varietà del cinema indiano contemporaneo – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – promettendo un’esperienza cinematografica davvero avvincente. La presenza di nomi importanti, insieme alla molteplicità di opere proposte e alla combinazione di film, mostre ed eventi collaterali, rende il festival un’occasione imperdibile per immergersi nella cultura indiana in tutti i suoi aspetti. Creare un ponte culturale attraverso il cinema è fondamentale per favorire la comprensione reciproca e abbattere barriere culturali. Il cinema offre uno sguardo intimo nelle vite e nelle prospettive di persone di diverse culture, consentendo al pubblico di identificarsi e comprendere esperienze altrui. Una forma d’arte in grado di stimolare empatia, promuovere il dialogo interculturale e contribuire a un mondo più inclusivo, abbattendo stereotipi e pregiudizi”.

“Con il River to River Florence Indian Film Festival il programma della “50 Giorni di Cinema a Firenze” si arricchisce delle narrazioni sul grande schermo che raccontano l’India di oggi”, afferma il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio. “I film, i documentari e i cortometraggi del festival, come ogni anno, portano a Firenze e in Toscana la cultura, le tradizioni e le nuove istanze di un paese estremamente variegato e composito, che vanta una delle principali industrie cinematografiche al mondo, ancora tutto da conoscere e apprezzare. Come Fondazione Sistema Toscana siamo pertanto lieti di ospitare la nuova edizione dell’unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, uno degli eventi più attesi tra le proposte culturali della nostra regione”.

“Sarà un’edizione imperdibile” – conclude la direttrice Selvaggia Velo – “festeggeremo i 23 anni del festival con la star di Bollywood Abhishek Bachchan, per la prima volta ospite di un evento cinematografico in Italia, che inaugurerà il River to River col suo ultimo lavoro da protagonista. Il pubblico in sala incontrerà attori del calibro di Suraj Sharma, protagonista tra gli altri de “La Vita di Pi” e il pluripremiato interprete Adil Hussain, noto anche per il suo ruolo da protagonista in “Il Fondamentalista riluttante”, entrambi presenteranno al River i loro nuovi film in prima italiana”. E prosegue: “La cultura indiana è sempre più presente nelle nostre vite in svariati ambiti e, nonostante la distribuzione del cinema indiano non sia ancora consolidata nel nostro Paese, negli ultimi anni anche grazie alle piattaforme online, gli spettatori italiani hanno scoperto che non si limita ai soli film di Bollywood, ma produce anche documentari e fiction dai contenuti sociali e artistici di grande rilievo. Il lavoro che facciamo al River to River persegue proprio questo scopo, mostrare tutte le sfaccettature della cinematografia indiana, e pensiamo che questa variazione di pensiero e questo crescente interesse sia avvenuto anche grazie a noi.”

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