Torna dopo 150 anni a Pisa, nel luogo in cui fu immaginato la prima volta, l’ultimo ritratto di Giuseppe Mazzini. Venne realizzato da Silvestro Lega, tra i maggiori esponenti del movimento dei Macchiaioli, che quando Mazzini si spense, proprio a Pisa il 10 marzo 1872, si precipitò sul suo letto di morte e dai ricordi presi sul luogo compose un quadro che rappresentava gli ultimi momenti del grande genovese, così come racconta Diego Martelli nel suo profilo del pittore Lega.
Il ritratto di Lega alla Domus Mazziniana
Oggi quel quadro ritorna alla Domus Mazziniana di Pisa, l’antica casa della famiglia Rosselli-Nathan dove morì Mazzini.
Dall’11 novembre al 15 marzo sarà possibile ammirare, gratuitamente, in una suggestiva ambientazione che rievoca la stanza dove spirò Mazzini – che completamente distrutta durante un bombardamento nella Seconda Guerra Mondiale – non il quadro ufficial’, “Gli ultimi momenti di Mazzini morente”, ma la versione alternativa, realizzata da Silvestro Lega, quasi contemporaneamente, proveniente dalla Pinacoteca Civica di Modigliana.
Se “Gli ultimi momenti di Mazzini morente” restituisce un’immagine malinconica ma pacificata della morte, con un Mazzini che pare adagiato nel sonno, il bozzetto di Lega, che si concentra esclusivamente sulla testa, esprime tutta la ‘concitata’ drammaticità della pittura di Lega. Il più radicale e inquieto dei Macchiaioli con l’antieroica rappresentazione di Mazzini morente raggiunge così uno dei vertici più alti della pittura europea nella rappresentazione del dramma assoluto della morte.
Un omaggio a Mazzini nei 150 anni dalla morte
L’esposizione, curata dalla Domus Mazziniana e dal Comitato Nazionale istituito dal Ministero della Cultura in occasione dei 150 anni della morte di Giuseppe Mazzini, è il primo risultato della rete Pisa Percorsi Museali, voluta e coordinata dal Comune e si inserisce in una più ampia collaborazione con la Fondazione Palazzo Blu e il Museo della Grafica di Pisa.
Il Mazzini morente è infatti un prezioso cammeo che si inserisce nel quadro più ampio della grande mostra sui Macchiaioli ospitata fino al 26 febbraio a Palazzo Blu, affiancandosi all’approfondimento monografico Oltre la Macchia, dedicato dal Museo della Grafica alle incisioni di Giovanni Fattori, anch’esso visitabile fino a fine febbraio.
Attraverso un percorso di riscoperta di quel movimento della ‘Macchia’ che segnò l’inizio della modernità artistica in Italia, si realizza così, in coincidenza con il centocinquantesimo anniversario della morte di Mazzini a Pisa un omaggio collettivo delle istituzioni culturali cittadine e dell’intera città a uno dei padri dell’Italia moderna, politicamente ma anche culturalmente.
L’esposizione è visitabile negli orari di apertura della Domus Mazziniana. Sabato 12 e domenica 13 novembre si terrà un’apertura straordinaria con almeno 10 prenotazioni.