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Rischio idraulico, in funzione un nuovo impianto idrovoro a Collesalvetti

Grazie ad un investimento da due milioni e mezzo di euro è stato realizzato un nuovo impianto che incrementa di circa quattro volte la portata delle pompe preesistenti contribuendo a ridurre fortemente il rischio idraulico legato al fosso Cateratto per l’intera frazione di Stagno

Nella mattina di oggi, 30 settembre, è stato inaugurato alla presenza dell’assessora all’ambiente Monia Monni, il nuovo impianto idrovoro realizzato sul fosso Cateratto nella frazione di Stagno (via Anna Frank) del Comune di Collesalvetti (LI), che permetterà di ridurre fortemente il rischio idraulico in questa area.

Impegno e tempi rispettati. “Un anno fa – ha detto l‘assessora Monni sottolineando la particolare attenzione della Regione per quest’area della Toscana – siamo venuti in questo territorio di pianura molto fragile per il suo assetto idrogeologico, impegnandoci a realizzare questo intervento in un anno e così è stato. Quello che vediamo oggi è il terzo impianto idrovoro che mettiamo sul fosso Cateratto, un impianto da 2milioni e mezzo di euro con una vasca di carico dotata di due celle per l’alloggio di due nuove elettropompe sommergibili da 1.500 litri al secondo che elevano complessivamente la portata a 4.190 litri al secondo a fronte dei precedenti 1.190 litri/sec. Essendo un corso d’acqua che non ha nessuna pendenza, per risolvere i problemi di sovra alluvionamento, l’unica modalità possibile è questa“.

L’assessora Monni è poi entrata nel merito delle somme urgenze.”Dopo il 2 novembre siamo intervenuti con le somme urgenze soprattutto sul Tora che per noi è un po’ un sorvegliato speciale, rafforzando gli argini e risagomando l’alveo del fiume. Ma torno a dire che siamo riusciti a realizzare questi interventi in somma urgenza con una rapidità significativa proprio in virtù dell’urgenza, ma – ha sottolineato – quello che rischia di rimanere indietro sono gli interventi per la ricostruzione per i quali, oltre alla risorse, sarebbe necessario mettere mano alla normativa. E su questo l’assessora Monni ha puntualizzato: “Quando si agisce in via ordinaria dal momento in cui ci sono le risorse a quando si riesce a mettere una ruspa su un argine passa anche un anno e mezzo e noi non ce lo possiamo permettere“.

A seguito degli eventi del 2/3 novembre scorsi infatti, il Consorzio e la Regione Toscana hanno inoltre effettuato, nell’area di Collesalvetti tre interventi sul fiume Isola, Rio Tanna e fiume Tora di somma urgenza per circa 2milioni di euro di cui 1 milione e mezzo finanziato dalla Regione Toscana

L’intervento che vediamo oggi, ha previsto la realizzazione di un nuovo impianto idrovoro a fianco di un piccolo impianto esistente sul fosso Cateratto, con scarico nel torrente Ugione – ha aggiunto Maurizio Ventavoli presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno -. Il nuovo impianto incrementa di circa quattro volte la portata delle pompe preesistenti contribuendo a ridurre fortemente il rischio idraulico legato al fosso Cateratto per l’intera frazione di Stagno. Con lo stesso obiettivo e grazie al medesimo filone di finanziamento, è stato recentemente realizzato e collaudato anche il progetto di due nuove casse d’espansione sempre sul fosso Cateratto (per un importo di 600mila euro) grazie alle quali è possibile invasare un volume di circa 20.000 mc d’acqua”.

All’ingresso della vasca è stata previsto uno sgrigliatore meccanizzato. In corrispondenza dello scarico, nell’alveo del torrente Ugione, sono state previste protezioni con scogliere e solette di rivestimento, mentre sulla testa dell’argine è stato realizzato un diaframma sulla sommità del quale sono fissate le selle di ancoraggio delle tubazioni.

L’impianto è dotato di un moderno sistema di telecontrollo che garantisce il funzionamento in automatico e la regolazione da remoto delle pompe e dello sgrigliatore meccanico oltre al monitoraggio dei livelli nel Cateratto e nel corpo ricettore (torrente Ugione), al fine di verificare che sussistano le condizioni per il pompaggio. L’impianto funziona soltanto in condizioni di piena, infatti, in condizioni di funzionamento idraulico normale, le acque confluenti nel fosso Cateratto defluiscono verso nord nel Fosso dell’Acqua Salsa, mentre in condizioni di piena, a seguito della chiusura della cateratta presente allo sbocco del fosso, le acque vengono sollevate per mezzo dell’impianto idrovoro e scaricate verso sud, nel torrente Ugione. L’intervento presentato questa mattina è stato finanziato a seguito degli eventi alluvionali del 2017 grazie a un ’accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente (l’allora Mattm) e la Regione Toscana finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

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