Punta sull’innovazione per rigenerare l’intero settore produttivo danneggiato dalla pandemia il quarto bando di Rinascimento Firenze, il progetto di Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo da 60 milioni di euro che sostiene le imprese della Città Metropolitana di Firenze in crisi a causa dell’emergenza sanitaria.
1,5 milioni a fondo perduto e 7,5 di prestiti
Dopo i bandi dedicati all’artigianato artistico, al turismo e alla filiera culturale, alla moda e al lifestyle, arriva così la misura che mette in campo 9 milioni di euro per aiutare le startup innovative e le micro e piccole imprese innovative del territorio, incluso l’agritech.
Attraverso questo nuovo intervento Fondazione CR Firenze sostiene il comparto con 1,5 milioni di euro come contributo di scopo a fondo perduto, che saranno erogati dalla Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (FRI), l’ente dell’Università di Firenze. Intesa Sanpaolo invece mette a disposizione prestiti d’impatto, a tassi agevolati e senza garanzie, per un totale di 7,5 milioni di euro.
Le domande possono essere presentate da oggi sul portale di Rinascimento Firenze dove sono anche contenute tutte le informazioni del bando, che scadrà il 19 maggio.
Oltre 190 le startup innovative nella Città Metropolitana di Firenze
“Questo è il bando del futuro perché la risposta alla crisi pandemica deve fondarsi su innovazione e sostenibilità, per una crescita etica e duratura – ha sottolineato il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori, presentando il bando – desideriamo contribuire alla digitalizzazione del Paese e le startup innovative costituiscono quel volano di sviluppo economico che unisce la creatività alle nuove tecnologie digitali. La Toscana è all’ottavo posto tra le regioni italiani per numero di startup, ce ne sono circa 500 di cui 191 a Firenze e noi vogliamo sostenerle.”
Le risorse richieste andranno a supportare progetti di continuità e di rilancio delle startup, da attuarsi nell’arco massimo di 18 mesi, in grado di generare un impatto sociale diretto o indiretto sul territorio.
Saranno ammessi interventi per rilanciare, riorganizzare, implementare la propria attività e per richiamare il personale dalla cassa integrazione, stabilizzare i contratti di lavoro dipendenti e assumere nuovo personale.
Investire su innovazione e transizione digitale
Alle startup è richiesto un co-investimento pari al 50% del contributo a fondo perduto, da un minimo di 20mila a un massimo di 100mila euro.
Per quanto riguarda invece il prestito d’impatto erogato da Intesa Sanpaolo potrà moltiplicare fino a cinque volte l’importo del contributo a fondo perduto. Sarà appunto a condizioni agevolate: durata 10 anni, senza garanzie, interessi 0,4% nominali annui con pagamento in unica soluzione alla scadenza del prestito, e rimborso del capitale in due soluzioni: il 40% al 5° anno e il restante 60% al 10° anno.
“La collaborazione con Fondazione CR Firenze sta producendo numerosi interventi di grande impatto su questo territorio, che sta vivendo come tutto il nostro Paese un momento cruciale per il proprio futuro produttivo e sociale – ha spiegato Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer Intesa Sanpaolo – la pandemia ha accelerato la necessità di investire energie e risorse su innovazione, transizione digitale e sostenibilità, al fine di cogliere opportunità ancora latenti e contribuire a ridurre alcuni gap strutturali dei nostri territori in un contesto internazionale. Con questo quarto bando di Rinascimento Firenze vogliamo sostenere le migliori idee, le startup che già vivono di innovazione e possono generare nuovi servizi e sviluppo per le filiere del tessuto economico locale”.