Da tunnel antiaereo a spazio espositivo per le arti multimediali. In Oltrarno c’è una nuova realtà creativa per chi ama architettura, design, fotografia, cinema e letteratura. Si tratta di ‘Rifugio Digitale‘, progettato nel 1943 in via della Fornace a protezione dei bombardamenti alleati nella Seconda guerra mondiale. Oggi il luogo, restaurato ma soprattutto riscoperto, si propone come luogo per la promozione dell’arte digitale.
A inaugurare in via simbolica lo spazio la vernice dell’artista Fabrizio Plessi in collaborazione con Tornabuoni Arte. L’alchimista contemporaneo, noto per essere tra i primi sperimentatori della videoarte in Italia, ha esposto la sua opera inedita ‘Oro‘. Un’installazione site-specific che parte dalle pareti del tunnel rivestite di materiale traslucido per creare un mosaico d’oro, che sembra muoversi e respirare “nella sua liquidità sotterranea, splendente e sontuosa“.
La ricerca artistica condotta da Plessi ruota da sempre attorno ai temi dell’acqua e del fuoco. Per esprimere queste tematiche ricorre a videoinstallazioni, video-sculture e videotape. “Il ‘Rifugio Digitale’ – ha detto Plessi – non è altro che un innovativo incrocio culturale che, proprio in una città come Firenze, trova stimolo per confrontarsi e sovrapporsi al preesistente“.
Il progetto di riqualificazione del rifugio di guerra è stato curato da studio Archea Associati e realizzato con la casa editrice Forma Edizioni. Nei suoi 165 metri quadri è pronto ad accogliere realtà digitali di ogni genere. Ospiterà mostre, eventi e performance. L’esperienza nel Rifugio digitale sarà immersiva grazie ai 16 schermi disposti lungo i 33 metri del tunnel.