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Rifiuti elettronici: oltre 30mila tonnellate riciclate nel 2022

L’obiettivo della Regione Toscana è aumentare ancora la raccolta di questi rifiuti, informando meglio la popolazione

Rifiuti elettronici

La Toscana è una delle regioni italiane all’avanguardia nel riciclo dei rifiuti elettronici: lo scorso anno ne sono stati riciclate oltre 30mila tonnellate ma potrebbero essere ancora di più, con una migliore comunicazione all’utenza e una maggiore sinergia tra gli enti locali, grande e piccola distribuzione e gestori del ciclo dei rifiuti.
Questo, in sintesi, quanto emerso questa mattina dall’incontro Firenze tra l’assessora regionale e ambiente, economia circolare, difesa del suolo e protezione civile Monia Monni e il direttore generale del Centro di coordinamento Raee Fabrizio Longoni.

La Toscana prima nel centro Italia

Dai dati diffusi nel 2022 la Toscana ha avviato a corretto riciclo 30.196 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, provenienti per il 74,8% dai centri di raccolta e per il 25,2% dai luoghi di raggruppamento della distribuzione (LdR). Rispetto al 2021 si assiste a una diminuzione del 6,1%, in linea con l’andamento registrato a livello nazionale (-6,2%) e con quello delle restanti regioni del Centro Italia (-6,3%).

A differenza dei centri di raccolta comunali, che registrano una variazione negativa dell’8,3%, l’incidenza degli LdR è cresciuta dello 0,9% e il peso totale supera la media nazionale (24%). La raccolta pro capite a livello regionale si attesta a 8,24 kg, di cui circa 6 kg/ab intercettati dal servizio pubblico, dato di gran lunga superiore sia alla media dell’area di riferimento (6,21 kg/ab) sia alla media italiana (6,12 kg/ab) e consente alla Toscana di confermarsi prima per raccolta pro capite in Centro Italia.

In regione sono presenti a oggi 204 centri di raccolta (192 registrati al Cdc Raee), di cui 125 hanno ricevuto per la realizzazione o ristrutturazione un contributo di co-finanziamento con bandi regionali. Sono stati inoltre previsti contributi per i Comuni per la realizzazione di sistemi di raccolta e intercettazione dei piccoli Raee.
Longoni ha spiegato che “non deve trarre in inganno un risultato in contrazione nel 2022 perché tutta l’Italia ha sofferto di questo fenomeno che ha delle cause anche direttamente addebitabili alla situazione congiunturale del Paese”.

L’assessora Monni: “Informare meglio i cittadini”

“Credo che la prima cosa da fare per incentivare la raccolta dei rifiuti elettronici sia informare i cittadini su alcuni loro diritti che ad oggi non tutti conoscono – ha spiegato l’assessora Monnimi riferisco in particolare al cosiddetto ‘1 contro 1’, cioè il diritto a restituire gratuitamente a tutti i rivenditori, anche quelli più piccoli, un elettrodomestico usato quando se ne acquista uno nuovo; oppure ‘1 contro 0’, cioè la possibilità di portare direttamente ai grandi rivenditori, sopra i 400 mq, i piccoli elettrodomestici da avviare a recupero, anche senza averne acquistato uno nuovo. Questo perché per i Raee ad uso domestico il costo del recupero è già conteggiato nel prezzo di acquisto iniziale, e quindi il cittadino lo ha già pagato. Come Regione Toscana metteremo insieme un meccanismo per informare meglio i cittadini e creare sinergie tra rivenditori, gestori del servizio pubblico di raccolta, enti locali, Arrr e Arpat, con l’obiettivo di alzare sempre di più i livelli di raccolta dato che i Raee sono le nostre ‘miniere urbane’, che contengono metalli preziosi e terre rare, riutilizzati per tutte le tecnologie più evolute legate alla riconversione ecologica”.

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