Rafforzare il sistema della ricerca e dell’innovazione toscano, vero motore di sviluppo anche per l’economia dei territori. È questo l’obiettivo del patto firmato oggi a Firenze dalla Regione e dal Consiglio nazionale per le ricerche, che è presente con 29 istituti tra le due aree di ricerca di Pisa e Firenze e le sedi di Livorno e Grosseto.
“Con il documento sottoscritto oggi Regione e Cnr concordano di consolidare questa presenza – sottolinea il presidente del Cnr Massimo Inguscio – e di alimentare le sinergie affinché ricerca e trasferimento tecnologico siano sempre più strumenti per lo sviluppo della regione e il benessere dei cittadini”.
Il protocollo d’intesa, della durata di 3 anni rinnovabili, è il primo in cui Regione e Cnr condividono attività e progetti per attuare programmi di sviluppo, alta formazione e trasferimento tecnologico, coinvolgendo imprese, enti locali, consorzi e università.
Dal mondo del digitale all’intelligenza artificiale, dall’industria 4.0 alle scienze per la vita sono tantissimi gli ambiti interessati dall’intesa, che punta anche alla conservazione del patrimonio culturale, grazie al E-RIHS, il centro europeo i ricerca sui beni culutali coordinato dal Cnr che avrà sede a Firenze.
Sempre a Firenze oggi è stato anche annunciato che nascerà il nuovo Istituto di Bioeconomia del Cnr, per sviluppare un settore sempre più strategico che si basa sull’utilizzo sostenibile di risorse rinnovabili e in Italia vale due milioni di posti di lavoro e 330 miliardi di fatturato.