Un bando da 500mila euro per sostenere progetti di ricerca sulle malattie neurodegenerative che saranno condotti all’interno dell’Università di Firenze. A lanciarlo è la Fondazione CR Firenze, che offre così atta di un’importante opportunità per migliorare la conoscenza delle basi fisiopatologiche, delle prospettive terapeutiche e della qualità della vita per patologie altamente invalidanti e di grande impatto socioeconomico.
Lotta alle malattie neurodegenerative, dall’alzheimer alla sclerosi
In particolare, le ricerche si concentreranno su malattie neurodegenerative come alzheimer, parkinson, sclerosi laterale amiotrofica e sclerosi multipla. Fino al 25 ottobre sarà possibile candidarsi al bando “Progetti competitivi sulle malattie neurodegenerative”, in collaborazione con l’Ateneo di Firenze, che si rivolge a professori, ricercatori e ricercatori a tempo determinato.. I partecipanti possono proporre ricerche di base oppure approcci innovativi per la riabilitazione e il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Inoltre possono occuparsi della ricerca clinica e sperimentale nell’ambito delle cure palliative applicate alle malattie neurodegenerative.
“Siamo molto grati alla Fondazione CR Firenze per aver rinnovato l’impegno a favore della ricerca sulle malattie neurodegenerative – sottolinea il rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei – la diffusione crescente di queste patologie, che si accompagna all’allungamento delle aspettative di vita, comporta una nuova sfida per la ricerca scientifica che l’Ateneo fiorentino è pronto a raccogliere. In questo campo i nostri studiosi hanno offerto in questi anni un contributo rilevante come attestano anche le pubblicazioni su riviste internazionali. Grazie a questo bando potranno mettere in campo nuove risorse e lavorare per ottenere ulteriori significativi risultati”.
Cinque ricerche in corso grazie al bando precedente
Grazie al precedente bando di CR Firenze, sono in corso cinque ricerche complesse e ambiziose. Fra queste, due equipes si sono focalizzate in particolare sull’alzheimer, malattia sulla quale la ricerca ha visto negli ultimi anni progressi straordinari anche grazie alla ricerca traslazionale, benché le terapie disponibili restino ancora insoddisfacenti. I trattamenti esistenti infatti riescono a rallentare la progressione dei sintomi della malattia con i benefici che durano in media sei mesi e la loro efficacia non si estende purtroppo a tutti i malati.
Il costo economico ed il carico sanitario del morbo di alzheimer aumenta con l’invecchiamento della popolazione. Ad oggi non esiste alcun trattamento che incida sui meccanismi patologici della malattia.
Un’altra delle ricerche si è concentrata invece sul parkison, seconda malattia neurodegenerativa più comune al mondo, la cui insorgenza è legata a vari fattori fra cui cause genetiche.
“Questo tipo di patologia è purtroppo in costante aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione – afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – sono numerose le famiglie che oggi vivono direttamente o indirettamente un’esperienza di malattia neurodegenerativa, con conseguenze drammatiche per la qualità della vita del malato e dei suoi famigliari. Una vera e propria emergenza sociale se si pensa anche all’impatto che queste hanno sulla spesa sanitaria. Per queste ragioni la Fondazione CR Firenze ha deciso di rinnovare il suo impegno per contribuire alla ricerca di cure e programmi che possano migliorare la vita della nostra comunità”.