Torna a splendere dopo un restauro di tre mesi lo splendido Tabernacolo eucaristico del 1512 nella chiesa dei Santi Apostoli di Firenze. L’opera in terracotta invetriata fu realizzata da Andrea della Robbia e dal figlio Giovanni e collocata in quella che è una delle più antiche chiesa della città, chiamata per questo anche il ‘Vecchio Duomo’.
Il bianco caldo, l’azzurro, il verde e il giallo della maiolica hanno riacquistato l’originale luminosità, facendo così risaltare la plasticità delle splendide figure, come i grandi angeli reggicortina, i puttini, le ricche ghirlande e le teste di cherubini. Il restauro ha rivelato che l’opera si compone di ben 61 forme: le imperfezioni rintracciabili sulla superficie, è stato spiegato, ‘raccontano’ il cantiere degli artisti, a partire dalla tecnica di cottura.
Oltre al lavoro di pulitura, è stato realizzato anche un intervento cromatico, resosi necessario per ricomporre la leggibilità dell’opera, offuscata da diverse interruzioni materiche provocate da fratture presenti sulla superficie. Il restauro è stato finanziato dalla Fondazione Friends of Florence. I lavori sono stati eseguiti dalla restauratrice Francesca Rossi sotto la direzione della Soprintendenza di Firenze.
Il tabernacolo, commissionato dalla famiglia degli Acciaiuoli, fu realizzato da un Andrea della Robbia oramai anziano insieme al figlio Giovanni: le differenze stilistiche fra un linguaggio più arcaico e chiaro, quello del padre, ed uno più articolato e sentimentale sono ravvisabili fra la parte inferiore e quella superiore dell’opera.
Jennifer Celani, funzionario della Soprintendenza, ha parlato di “un sogno che si realizza”, esprimendo “grande riconoscenza verso Friends of Florence e i suoi donatori”.