Insieme per combattere il bullismo e il cyberbullismo. È questo l’obiettivo dell’accordo biennale tra Regione Toscana, Ufficio scolastico regionale e Università di Firenze per fare rete nelle scuole e contribuire con risposte di livello scientifico a creare buone relazioni tra pari e tra studenti e adulti, per prevenire il fenomeno che è una triste piaga che affligge le nuove generazioni e rispetto al quale il Dipartimento di formazione, intercultura, lingue, letterature e psicologia dell’Ateneo fiorentino ha una lunga tradizione di ricerca e intervento.
Scuole che promuovono salute: 115 istituti coinvolti
L’accordo si inserisce all’interno della più ampia collaborazione con l’ufficio scolastico regionale sul programma “Scuole che promuovono salute”, in base al quale dal 2020 al 2025 saranno programmate azioni ed interventi per facilitare l’adozione competente e consapevole di comportamenti e sani stili di vita: cambiando l’ambiente scolastico, sul piano sociale, fisico ed organizzativo e veicolando messaggi di salute.
Le aree di intervento previste sono lo star bene a scuola, affettività e sessualità consapevoli, prevenzione delle dipendenze e di comportamenti a rischio, cultura della sicurezza, cultura della donazione e cittadinanza consapevole, alimentazione e movimento con particolare riferimento, in questo caso, alle ragazze.
“Insieme all’ufficio scolastico e alle aziende sanitarie – commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – siamo riusciti a creare le condizioni per rafforzare la rete delle scuole che promuovono salute arrivando a coinvolgere, ad oggi, 115 istituti in tutta la Toscana. Con questo accordo vogliamo rinnovare l’impegno costante verso il mondo giovanile, e attraverso di loro rivolgerci alle famiglie, lavorando insieme per una scuola sempre più inclusiva in cui la prevenzione e la promozione della salute accompagnino un processo di crescita collettiva”.
L’Università di Firenze al fianco delle scuole
In particolare l’Università di Firenze sosterrà le scuole nel costruire una rete di docenti formati nella gestione delle relazioni in classe e supporterà insegnanti, studentesse e studenti con interventi di contrasto del bullismo e del cyberbullismo. Sarà al fianco degli istituti anche per la creazione di politiche scolastiche che aiutino le studentesse e gli studenti più a rischio di vittimizzazione a sentirsi accolti e al sicuro, grazie all’attivazione di sistemi di segnalazione e richiesta di aiuto coordinati da personale adeguatamente selezionato e formato. Infine sosterrà le scuole nella realizzazione di incontri di sensibilizzazione rivolti ai genitori e la Regione nelle azioni di valutazione e monitoraggio scientifico del progetto.
“La scuola può e deve essere motore di cambiamento culturale – commenta l’assessora all’istruzione, Alessandra Nardini – forma cittadine e cittadini liberi e consapevoli, che devono essere educati al rispetto di ogni persona, al rispetto dei diritti e delle libertà altrui. La scuola deve educare alle differenze e alla parità, prevenire disuguaglianze e violenze, combattere pregiudizi, destrutturare stereotipi e superare retaggi culturali”.