Almeno dieci percorsi, in bici o a piedi, tra i sentieri battuti dai partigiani e dagli alleati alla fine della Seconda Guerra Mondiale. È l’obiettivo di Liberation Route Italy, l’associazione italiana diramazione di quella europea, nata per far conoscere i luoghi e i protagonisti della Liberazione. Il progetto – in divenire – è stato presentato in un convegno nella sede della Regione Toscana, a Firenze.
E proprio in questa occasione è stato dato l’annuncio che sarà proprio Firenze ad ospitare a marzo del 2023 il Forum internazionale di Liberation Route Europe, la fondazione che mette in rete 11 Paesi del continente e oltre 400 partner per valorizzare la Memoria attraverso migliaia di chilometri di sentieri, destinazioni, luoghi urbani, aree paesaggistiche, e tantissimi musei e storie.
Storia, cultura e turismo seguendo la Liberation Route
“Liberation Route Europe’s Trails in Italy” è il progetto che la sezione italiana ha avviato grazie al sostegno della Repubblica Federale di Germania, attraverso il Fondo Italo Tedesco per il Futuro, e con la collaborazione di Regione Toscana.
“Siamo da anni impegnati per tutelare e promuovere la Memoria – ha ribadito l’assessora alla cultura della Memoria Alessandra Nardini – con particolare attenzione alle giovani generazioni. Alla vigilia di un anniversario buio e vergognoso per il nostro Paese, quello dei 100 anni della Marcia su Roma, aver recentemente deciso di inserire nel nostro Statuto regionale un riferimento esplicito all’antifascismo, aver aderito a Liberation Route Italia, e oggi ospitare questo convegno significa confermare e potenziare il nostro impegno rispetto alla Cultura della Memoria, che si realizza anche incentivando quel turismo della Memoria che rappresenta un tratto distintivo del nostro territorio”.
In questo contesto, l’offerta turistica della Toscana si presenta già ricca. “Dal punto di vista della promozione turistica – ha spiegato l’assessore all’economia e al turismo Leonardo Marras – l’adesione è una scelta che rientra appieno nel più ampio progetto di sviluppo del turismo sostenibile di cui fanno parte i due atlanti dedicati, ai cammini e al bike, che abbiamo presentato negli ultimi mesi. Una collaborazione con l’associazione che dovremo sviluppare per implementare l’offerta territoriale con itinerari storici e culturali”.
Il nuovo progetto di Liberation Route Italia punta a sviluppare almeno 10 percorsi tematici lungo la Linea Gotica e la Linea Gustav con l’obiettivo di farli confluire nel sistema europeo di sentieri e destinazioni tematiche. Inoltre sarà creata una sezione dedicata esclusivamente all’Italia nel portale di Liberation Route Europe, e i contenuti verranno inseriti nell’app, già attualmente scaricabile. Saranno poi acquistati 100 segnavia della Memoria, ovvero i “floor vectors of memory” disegnati da Daniel Libeskind.
Il forum internazionale a Firenze
Il Forum internazionale della rete si terrà in Toscana, a Firenze, dopo le precedenti edizioni a Bruxelles, in Normandia e a Berlino. Una scelta che premia la regione e il lavoro dell’associazione italiana che oggi conta sull’adesione di 14 soci tra istituzioni e organizzazioni.
L‘associazione è nata nel maggio 2019 e ha sede a Lucca. I suoi membri fondatori sono i comuni di Lucca, Capannori e Borgo a Mozzano, il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e il consorzio di guide turistiche Turislucca. Nel febbraio scorso ha aderito la Regione Toscana e in questi giorni anche la Regione Emilia-Romagna. Ne fanno parte anche i Comuni di Milano, Monsummano Terme, Porcari, Viareggio e poi la Rete Parri, l’associazione Linea Gotica, l’associazione per la Pace di Cassino.
“Ci auguriamo – ha commentato Raffaella Mariani, neo presidente di Liberation Route Italia e sindaca di San Romano in Garfagnana – di poter essere all’altezza della sfida con l’auspicio che la comprensione di temi che spesso non riusciamo ad affrontare fino in fondo possano diventare elemento di rinnovata riflessione alla luce anche di argomenti come quello della pace che dobbiamo affrontare con un minimo di conoscenza e di approfondimento maggiore” .