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Tpl, Regione e Autolinee Toscane firmano il contratto di servizio

Un ulteriore passo verso la riforma del trasporto pubblico regionale. Autolinee Toscane: “Operazione coraggiosa e innovativa”. La risposta di Mobit: “Una forzatura da parte della Regione”

Tpl

La Regione Toscana ha affidato il servizio di trasporto pubblico locale ad Autolinee Toscane. La notizia della firma del contratto di servizio è arrivata nel tardo pomeriggio di lunedì 10 agosto. Un atto dovuto che incarica Autolinee, società vincitrice del bando per la gestione del lotto unico regionale, a prendere in carico il tpl in tutta la regione per i prossimi undici anni e che fa seguito all’ aggiudicazione definitiva della gara dell’aprile 2019.

Con la firma del contratto di servizio si compie un ulteriore passo verso la riforma del trasporto pubblico che farebbe della Toscana l’unica Regione italiana ad aver portato a compimento questo percorso nonostante opposizioni e contrasti

Come è noto, infatti, gli attuali gestori del tpl, raggruppati nella società consortile One Scarl, si sono opposti fin da subito avviando una vera e propria battaglia a suon di carte bollate che è giunta fino alla Corte di Giustizia dell’EU e che tutt’ora non si è esaurita: per il prossimo 8 ottobre è attesa l’ennesima sentenza del Consiglio di Stato sulla legittimità dell’aggiudicazione dopo l’ultimo ricorso presentato da Mobit, che guida la cordata degli attuali gestori, presentato nell’ottobre 2019.

Le reazioni

Ed è proprio su questo punto, sulla necessità di attendere la conclusione della vicenda giudiziaria, che Mobit insiste: “Le aziende del consorzio Mobit, partecipante alla gara, che riunite nel consorzio ONE – si legge nella nota diffusa in risposta all’affidamento – assicurano tutt’ora lo svolgimento del servizio, rilevano l’ennesima forzatura da parte della Regione che, stravolgendo la procedura di gara, intende affidare la gestione del servizio ad Autolinee Toscane senza aspettare l’esito del giudizio al Consiglio di Stato e a prescindere da tale esito“.

Diverso, ovviamente, il parere di Autolinee Toscane: “Siamo arrivati a questo esito dopo 5 anni di corsi e ricorsi da parte dei gestori uscenti, respinti da tutte le sedi di giustizia amministrativa, dal TAR, dalla Corte di Giustizia UE e dal Consiglio di Stato, che non hanno mai sospeso le procedure, confermando così legittimità e correttezza nella gestione della gara da parte della Regione“.

Diamo atto agli uffici regionali e alla Giunta di aver portato a termine un’operazione coraggiosa e innovativa. La scelta del lotto unico – commenta Bruno Lombardi, presidente di AT – è fattore di economie negli acquisti, nel controllo della qualità dell’offerta, nel livellamento verso l’alto del servizio prodotto e nella capacità di innovazione, grazie alla maggiore capacità di investimento. Il lotto unico sarà la condizione per fare tutto questo, per rendere omogenea su tutto il territorio (tra ree deboli e forti) la qualità del servizio”.

Il prossimo passo dovrebbe essere ora il passaggio dei beni necessari all’esercizio dal vecchio al nuovo gestore. Il condizionale è d’obbligo anche se la strada è tracciata.

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