La stagione 2024/2025 del teatro delle Spiagge di Firenze prende il via con il festival “Racconto Quindi Esisto” che vuole celebrare i primi dieci anni del progetto di di Silvia Frasson.
Saranno tre giornate di grande festa dal 4 al 6 ottobre articolate in storie, laboratori, momenti di condivisione e dj set, dedicati al potere della narrazione.
Nella serata inaugurale andrà in scena “La vita salva”, un inno alla complessità meravigliosa e sorprendente della vita firmato e interpretato dalla stessa Frasson. A seguire un brindisi e una chiacchierata tra Silvia Frasson e la giornalista Costanza Baldini.
Sabato 5 e domenica 6 settembre alle ore 21, il pubblico potrà assistere a due spettacoli frutto del lavoro laboratoriale: lo storico “Un po’ porno (La felicità guarisce)”, scrittura collettiva che esplora con ironia le diverse possibilità dell’amore e del desiderio, e la restituzione finale dell’ultimo workshop: “Racconto Quindi Esisto Show” racconti, varie ed eventuali, in solitudine, in coppia in gruppo, sempre con la regia di Silvia Frasson.
Inoltre per chi vuole saperne di più sul teatro di narrazione sabato e domenica si terranno due pomeriggi dedicati a workshop aperti a tutti, fino ad esaurimento posti (ore 14.30/ore 18.45).
Il progetto “Racconto quindi esisto”
Silvia Frasson è un’artista che ha lavorato come attrice con Massimo Castri, Stefano Massini, Gabriele Vacis, Paolo e Vittorio Taviani, Gigi Dall’Aglio e molti altri.
Nel corso degli anni ha sviluppato una poetica fondata sul “teatro del racconto”, in cui ogni storia è concepita come un viaggio attraverso ricordi, fantasia e abitudini, offrendo – a chi segue i suoi laboratori e a chi ascolta gli spettacoli che ne nascono – l’opportunità di sentirsi parte di una comunità condivisa.
“Racconto quindi esisto” è un progetto che ha l’obiettivo di raccontare storie e lo fa mettendo al centro di tutto l’attore. Un attore che racconta una storia, è narratore e allo stesso tempo interpreta tutti i personaggi della storia che racconta.
Per fare questo l’attore ha a disposizione “solo” i suoi strumenti essenziali: il corpo, la voce, l’immaginazione.
Quello di Silvia è un teatro semplice, che proprio nella sua semplicità fonda la sua sfida: coinvolgere ed arrivare a più gente possibile.
L’obiettivo è quello di raccontare storie che riguardano la collettività, storie inventate totalmente, storie che si basano su fatti storici inerenti al territorio e ai suoi cambiamenti. Storie che possano mettere attenzione su argomenti importanti, su tematiche necessarie, per poterle affrontare in modo diverso e più coinvolgente.
La forma snella, senza scene e senza costumi, fa in modo che le storie si possano raccontare ovunque: nelle piazze, nei circoli, nelle case, nei negozi, attorno ad un tavolo, in mezzo ad un prato.
Il programma del teatro delle Spiagge
La stagione del teatro delle Spiagge prosegue sabato 12 e domenica 13 ottobre, sempre all’insegna della partecipazione, con un grande classico sula guerra e i suoi aspetti più grotteschi, “Madre coraggio e i suoi figli” di Bertold Brecht, che vedrà i cittadini coinvolti in scena, insieme ad attori professioni come Amerigo Fontani, Caterina Casini, Michelanglo Fortuzzi e Matilde Zavagli.
Tra gli spettacoli successivi, citiamo la prima regionale dello spettacolo “Non mi serve niente” di Manlio Marinelli, proposto dal Teatro Libero di Palermo (19 ottobre); i centocinquanta ritratti femminili di “Mujeres” (25 ottobre), un testo firmato da Eduardo Galeano; il poeta e ‘paesologo’ Franco Arminio nel suo “Cedi la strada agli alberi” (29 ottobre).
Il mese successivo si apre con “#Love Wins” di Riccardo Rombi (6 novembre), prodotto da Catalyst e dedicato alla difesa dei diritti LGBTQ+, e continua con il bravissimo Giorgio Vierda in “Norilsk” (15 novembre), liberamente tratto da Spartak Mosca, storia di calcio e potere di Alessandro Curletto; “Macbeth Banquet” (22 novembre), un adattamento culinario dell’opera di Shakespeare firmato e interpretato da Luca Radaelli, in scena con Maurizio Aliffi; e la prima regionale dello spettacolo “La meraviglia” di Sonia Antinori, un poemetto visionario sull’immortalità e lo stupore, interpretato da Carla Manzon e prodotto da Malte Teatro.
La prima parte della stagione si chiude il 19 dicembre con “Ubu Re Ubu Chi?”, uno spettacolo di KanterStrasse tratto dalla feroce satira sul potere di Alfred Jarry. Firma drammaturgia e regia Simone Martini, in scena con Daniele Bonaiuti e Alessio Martinoli.
Uno spazio sarà riservato anche al teatro ragazzi, con due domeniche dedicate: “Vecchina e Ajal” della compagnia Archètipo, in scena il 10 novembre, e il “Carnàval” del pluripremiato Teatro dei colori (8 dicembre).
Organizzata dalla compagnia Teatri d’Imbarco – con la direzione artistica di Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli, e la direzione organizzativa di Cristian Palmi – questa prima parte della stagione è realizzata grazie al sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, e al contributo del progetto Autunno Fiorentino 2024.