In occasione del centenario della morte del compositore Giacomo Puccini sabato 30 novembre e domenica 1° dicembre arriva al Teatro Verdi di Firenze, in prima assoluta nella versione orchestrale, lo spettacolo “Puccini Dance Circus Opera”.
Lo spettacolo che è una co-produzione tra Orchestra della Toscana, Compagnia blucinQue, Teatro del Giglio di Lucca e Teatro Regio di Parma e unirà teatro, danza, musica dal vivo, opera lirica e circo contemporaneo.
“Puccini Dance Circus Opera” porterà in scena undici donne (5 performer, un trio d’archi, una musicista di elettronica dirette dalla regista, una direttrice d’orchestra), l’Orchestra della Toscana composta da 45 musicisti, con l’obiettivo di raccontare cinque icone femminili delle opere del compositore: Manon Lescaut, La Bohème, Tosca, Madame Butterfly e Turandot.
La regia e la coreografia sono curate da Caterina Mochi Sismondi, ideatrice dello spettacolo; mentre il lavoro sulla musica elettronica è a cura della compositrice e violoncellista Beatrice Zanin.
Le musiche dello spettacolo sono state appositamente arrangiate da Francesco Oliveto, e saranno eseguite dall’Orchestra della Toscana diretta da Gianna Fratta.
“La volontà è quella di parlare intimamente al pubblico per portarlo in un viaggio visionario”, commenta Caterina Mochi Sismondi, direttrice artistica della Compagnia blucinQue, “Lavorare su Puccini è stato un invito a cogliere nelle sue donne il coraggio di osare, il talento, la capacità di reagire e agire per tutelare la propria identità e i propri diritti, e questi focus vengono portati sulla scena attraverso una modalità espressiva che vuole, nella sintesi delle arti e con la forza della danza e del movimento, percorrere una strada innovativa, celebrando la tradizione culturale e l’importanza di queste opere del maestro Puccini”.
Sarà uno spettacolo onirico e avvolgente, dove la musica classica delle opere di Puccini incontrerà la musica elettronica della compositrice Zanin; il teatro e la danza si sposeranno con la dimensione del circo contemporaneo per creare un’opera nuova.
“In scena – spiega la regista – oltre alla danza si alternano alcune tecniche di circo contemporaneo come la sospensione capillare che porta in aria Cio Cio San e la trasforma in Butterfly o la corda aerea che diviene armatura, protezione e possibile via di fuga per Turandot. Tutti gli attrezzi, come anche le cinghie, il cerchio e il trapezio, non riportano solo al numero di bravura, ma diventano necessari portatori di segno del personaggio e sono parte integrante della scenografia o dei costumi delle protagoniste. Le artiste prendono letteralmente il volo, anche grazie al rigger e performer Michelangelo Merlanti, così da andare a dipingere la “tela della scena”, tra terra e cielo. Inoltre, in forma di recitativo, Ivan Ieri porta in scena frammenti dei libretti pucciniani, intervallati da alcune immagini video riprese in live, dallo stesso attore. Di sottofondo, la musica del trio d’archi al femminile con Irene Dosio, Maria Sandu, Nadia Marino”.