Dalla Fenice di Venezia al Teatro alla Scala di Milano, dal Maggio Musicale Fiorentino al Teatro Regio di Torino passando per il Carlo Felice di Genova e il Teatro dell’Opera di Roma il 2024 è l’anno di Giacomo Puccini.
A Napoli poco prima di Natale è andata in scena al San Carlo Turandot in una versione a dir poco dark con tanto di scontro automobilistico. Anche il Regio di Torino ha offerto ripetuti omaggi al maestro nel cartellone 2023-2024. Così anche il Metropolitan di New York con 4 opere in cartellone.
Turandot è l’opera che sarà più rappresentata durante tutto l’anno da Trieste in giù: a New York sarà proposta con la storica regia di Zeffirelli. Al Teatro alla Scala, il prossimo autunno, ci sarà un concerto straordinario con alcuni dei più noti interpreti pucciniani.
La Fenice apre le danze a Capodanno
La Fenice di Venezia ha aperto idealmente l’anno pucciniano con un omaggio al maestro lucchese in occasione del Concerto di Capodanno. La manifestazione, arrivata alla sua ventunesima edizione, è stata diretta da Fabio Luisi; solisti il soprano Eleonora Buratto e il tenore Fabio Sartori chiamati a vestire i panni di Madama Butterfly e Calaf.
Due le opere che porterà in scena il teatro veneziano durante il 2024: la Bohème dal 2 al 10 febbraio e la Turandot dal 30 agosto al 18 settembre si potranno ammirare alla Fenice.
L’omaggio del Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala di Milano propone l’opera la Rondine in scena dal 4 al 20 aprile: sul podio il direttore è Riccardo Chailly, la regia è di Irina Brook. Presenza d’obbligo in cartellone la Turandot di Giacomo Puccini, in scena dal 25 giugno al 15 luglio. Il direttore è Daniel Harding, la regia è di Davide Livermore.
Il 29 novembre alla Scala il concerto straordinario di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala diretto da Riccardo Chailly. Due gli interpreti d’eccezione: il soprano Anna Netrebko e il tenore Jonas Kaufmann.
Tutto Puccini o quasi al Regio di Torino
Al Teatro Regio di Torino lo scorso autunno sono andati in scena la Bohème e la Rondine. In primavera vengono proposti la Fanciulla del West dal 22 marzo al 2 aprile, diretta dal maestro Francesco Ivan Ciampa e dal 19 al 26 aprile con l’opera d’esordio di Giacomo Puccini, Le villi. La conduzione è affidata a Riccardo Frizza, specialista del repertorio.
Ultima produzione della Stagione, dal 21 giugno al 4 luglio, un altro titolo fondamentale di Giacomo Puccini, Il trittico: il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi che il Regio propone come il compositore lo concepì: un percorso unitario dall’oscurità verso la luce.
Tosca e Turandot in scena a Caracalla
Al Teatro dell’Opera di Roma dopo la Tosca andata in scena a dicembre sul palco del Costanzi, dal 4 al 16 febbraio è la volta del Gianni Schicchi ancora al Costanzi. Si tratta della seconda parte del progetto triennale “Trittico ricomposto” in collaborazione con Festival Puccini di Torre del Lago.
L’omaggio a Puccini non si ferma qui: seguiranno poi durante la stagione estiva Tosca e Turandot proposte nella cornice di Caracalla: due delle opere che segnano il debutto all’opera dell’archistar Massimiliano Fuksas.
La storica Turandot di Mehta e Yimou
Il 1 gennaio al Teatro Verdi di Firenze è andato in scena “Grazie, Puccini!” il Concerto di Capodanno 2024 dell’ORT – Orchestra della Toscana diretta da Nicolò Jacopo Suppa con il soprano Alessia Panza e il tenore Giuseppe Infantino. Poche settimane prima al Maggio c’era stata la ripresa di Bohème.
Per la stagione del Festival il Maggio Musicale Fiorentino dedica a Giacomo Puccini un nuovo allestimento di Tosca dal 24 maggio al 8 giugno: opera diretta da Daniele Gatti, con il ritorno alla regia d’opera del grande attore ronconiano Massimo Popolizio. Un grande ritorno dal passato con uno spettacolo ormai nella storia del Maggio: Turandot con la regia firmata da Zhang Yimou. L’appuntamento dal 21 aprile al 3 maggio. Sul podio il ritorno del maestro Zubin Mehta tra i massimi esecutori dei capolavori pucciniani.
Il poker del Metropolitan di New York
Il Metropolitan di New York inserisce ben quattro opere nel cartellone 2024 a dimostrazione di quanto Puccini sia amato negli Stati Uniti. Un rapporto di reciproco affetto come il maestro ebbe modo di dichiarare già dalle prime presenze sui palcoscenici a stelle e strisce. Non è un caso che il debutto della Fanciulla del West avvenne nel 1910 proprio al Metropolitan.
Così il Metropolitan propone da gennaio a giugno la Bohème, la Rondine (opera poco rappresentata), Madama Butterfly e Turandot nell’allestimento del regista Franco Zeffirelli.