Una mappatura digitale di vigneti e terroir su scala aziendale e di distretto, precisa al millimetro. I risultati conclusivi del progetto Prosit sono stati illustrati nel corso di un convegno organizzato dal Crea Agricoltura Ambiente all’Accademia dei Georgofili. Presentata l’app Prosit, strumento per la gestione sostenibile dei suoli viticoli in Toscana.
Gli strumenti online per i viticoltori
Nel corso dell’incontro ai Georgofili attraverso le testimonianze di esperti, agronomi e ricercatori sono state descritte le opportunità di supporto alle decisioni in viticoltura offerte dal webgis Prosit, ospitato nella piattaforma Geapp. Uno strumento a disposizione di tutti gli agricoltori della Regione Toscana, previa registrazione.
Un servizio di filare in filare
Un servizio dedicato, di filare in filare. Viene fornita per ogni 100 metri la digitalizzazione di 7 mappe attuali e 47 mappe storiche[/makr]. Con Prosit sono indicate le informazioni chimico fisiche sui suoli viticoli della Toscana distinte per orizzonti. Si tiene conto dei risultati di modelli per valutare carbon footprint, erosione potenziale, stress idrico, ristagno e fabbisogni nutrizionali.
Un’analisi sia nell’ottica di realizzare nuovi impianti che per indicare anche i portainnesti più adatti per la gestione interfilare dei vigneti esistenti (lavorato inerbito o a sovescio). Circa 280 informazioni per 300.000 punti.
Monitorati vigneti e terroir in Toscana
Sono state infine monitorate le caratteristiche dei vigneti ed i terroir sia a scala aziendale che di distretto, ottenendo informazioni utili alla parametrizzazione dei modelli. Al progetto hanno partecipato Crea Agricoltura e Ambiente di Firenze e Crea Viticoltura ed Enologia di Arezzo.
Le prospettive future di Prosit
Giuseppe Corti, direttore Crea Agricoltura e Ambiente ha sottolineato come il progetto Prosit sia un passo in avanti verso un paese normale dove i finanziamenti destinati ai centri di ricerca vedono svolgere attività in campo e il coinvolgimento delle aziende che sono parte della sperimentazione.
Il risultato, ha sottolineato, sono vantaggi per tutte le aziende. Corti si è augurato che l’uso di questi strumenti possa essere esteso anche ad altre attività agricole, non solo alla viticoltura, per avere una produzione maggiore e migliorarne la qualità con un occhio alla biodiversità e all’ambiente.
I vantaggi per i viticoltori toscani
Per Roberto Scalacci, direttore generale di Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana, l’utilizzo appropriato di questi dati consente una maggiore sostenibilità economica e un minore impatto ambientale. L’app va in questa direzione e offre strumenti importanti, ha concluso Scalacci, per l’ambiente e la competitività delle aziende.