Prolungata per altri tre mesi, dall’inizio di aprile a fine giugno, l’apertura sperimentale al pubblico della stanza segreta di Michelangelo al museo delle Cappelle medicee di Firenze.
Dato il successo della prima fase di monitoraggio appena terminata, il direttore generale musei Massimo Osanna, che ha assunto la direzione ad interim dei Musei del Bargello, ha deciso di prolungare per altri tre mesi e con le stesse modalità l’apertura ai visitatori del piccolo ambiente sottostante la Sagrestia nuova, che aveva registrato un immediato sold out.
Le prenotazioni, che saranno attive a partire dal 19 gennaio, daranno la possibilità ai visitatori di accedere a gruppi contingentati di massimo quattro persone alla volta al piccolo e suggestivo ambiente contenente una serie di disegni attribuiti al Buonarroti, scoperti nel 1975 dall’allora direttore Paolo Dal Poggetto.
La stanza contiene una serie di disegni murali di figura, tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie, in molti casi sovrapposti, che Dal Poggetto attribuì per la maggior parte a Michelangelo.
I disegni, ancora oggetto di studio da parte della critica, secondo la tesi di Dal Poggetto furono realizzati durante il periodo di “auto-reclusione” dell’artista che avrebbe utilizzato i muri della piccola stanza per “abbozzare” alcuni suoi progetti tra i quali opere della Sagrestia nuova, come le gambe di Giuliano de’ Medici duca di Nemours, citazioni dall’antico, come la testa del Laocoonte, e progetti riferibili ad altre sculture e dipinti.