La digitalizzazione degli archivi, il riordino e la messa a disposizione del materiale in essi contenuto . E’ il progetto Cartabyte della Regione Toscana finanziato con 3,2 milioni di euro e ci cui stanno beneficiando ben 80 Comuni toscani.
Un progetto innovativo, di grande valore per avvicinare la pubblica amministrazione ai cittadini, che è stato presentato questa mattina a Pisa, nell’ambito di Internet Festival.
“La pubblica amministrazione si rinnova – ha commentato il presidente della Regione, Eugenio Giani – e noi accompagniamo di buon grado quest’opera di ammodernamento e diffusione del prezioso patrimonio rappresentato dai numerosi documenti che ogni ente conserva nei propri archivi”.
Il progetto, cui gli ottanta Comuni toscani stanno lavorando, prevede che entro la fine del 2025 i nuovi archivi digitali siano ultimati.
“Nel frattempo – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture digitali e innovazione, Stefano Ciuoffo – i nostri uffici hanno elaborato delle linee guida che mettiamo a disposizione di tutti coloro che vorranno trasformare i loro archivi cartacei in archivi digitali accessibili a tutti. Le mettiamo a disposizione delle amministrazioni toscane, nell’interesse di tecnici, ricercatori e semplici cittadini. Si tratta di un percorso ambizioso e oneroso, che richiede risorse e professionalità . Ci dispiace aver potuto finanziare soltanto la metà delle richieste che abbiamo ricevuto dai Comuni, ma ci proponiamo di costituire una enorme banca dati che in futuro potrà essere utilizzata anche attraverso l’intelligenza artificiale. Grazie ad una professionalità antica, quella dell’archivista, che si evolve”.
Le linee guida
Scopo di questo documento è quello di fornire indicazioni quanto più precise e funzionali alla realizzazione di interventi di organizzazione e gestione degli archivi, in funzione della digitalizzazione di documenti e archivi cartacei .
Nel dettaglio, le linee guida invitano a selezionare e ordinare i documenti posseduti, ponendosi nell’ottica di quali cittadini si intendono raggiungere e sono validate dall’Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale e dalla Soprintendenza archivistica che fa capo al Ministero della cultura.
“La digitalizzazione dell’archivio urbanistico in corso nel Comune di Firenze – ha aggiunto Laura Sparavigna, assessora ai Servizi informativi, Smart city e Innovazione e Intelligenza artificiale – ha già interessato 92.000 pratiche di condono edilizio, contenute in 1.000 metri di scaffalature, che sono oggi indispensabili al governo della Città. Sarà decisiva la capacità delle amministrazioni di dotarsi adesso delle migliori professionalità per gestire documenti digitali garantiti nella forma, nella qualità e nella loro accessibilità ai cittadini”.