Garantire l’accesso a percorsi formativi anche ai bambini malati e costretti quindi in ospedale, senza poter frequentare le lezioni in classe con regolarità. “Abbiamo attraversato un periodo molto difficile e molto buio dal quale mi sembra di poter dire che stiamo lentamente uscendo. Oggi combattiamo per dare opportunità ai bambini che si trovano in condizioni di difficoltà di salute. Cerchiamo di dare loro un’educazione che domani li metta in condizione di fronteggiare la vita alla pari con tutti gli altri. Mi sembra un gesto molto nobile che sta alla base di ogni società che voglia avere qualche speranza per il futuro“. Lo ha detto il tenore Andrea Bocelli, fondatore dell’Andrea Bocelli Foundation, a Firenze per partecipare al workshop ‘Nuove tecnologie per l’educazione a supporto della scuola in ospedale: l’approccio dell’Abf digital lab‘.
Una giornata per delineare le prospettive e le opportunità per il sistema delle scuole in ospedale, partendo dai risultati dei primi progetti già attivati a Genova e Ancona. Parlando poi delle sue attività a favore dei bambini, Bocelli ha ricordato di essere “andato a cantare negli ospedali e credo che sia una cosa che potrebbe essere ripetuta con giovamento e profitto. Ho fatto un’esibizione anche al Meyer – ha aggiunto – ed è sempre un’esperienza molto toccante perché l’arte in questi luoghi riconduce alla vita e quindi aiuta molto“.
In dieci anni il progetto ABF Digital Lab negli ospedali della rete AOPI ospedalieri ha riguardato: Istituto Giannina Gaslini con l’I.C. ‘Sturla’ di Genova, Presidio Ospedaliero ‘Salesi’ con l’I.C. ‘Novelli-Natalucci’ di Ancona, IRCCS Burlo Garofolo con l’I.C. ‘Dante’ di Trieste, Presidio Ospedaliero ‘Pausilipon’ dell’ AORN Santobono-Pausilipon con l’I.C. ‘Vivani’ di Napoli e Ospedale pediatrico Meyer con il Liceo ‘Pascoli’ di Firenze.
