Un bando da 17,5 milioni di euro per il finanziamento di progetti in Toscana per la produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse.
Il bando sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt) il 18 gennaio e le domande dovranno essere presentate entro il 17 febbraio.
I 17,5 milioni di euro sono la parte riservata alla Toscana dei 450 milioni destinati dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica alla misura “Produzione in aree industriali dismesse” prevista nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del Pnrr.
Micro, piccole, medie e grandi imprese potranno presentare i loro progetti. Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione e potrà partecipare ad un solo progetto, singolo o congiunto. Una volta raccolti tutti i progetti sarà stilata una graduatoria di merito che dovrebbe uscire entro il 31 marzo 2023.
I progetti dovranno riguardare la realizzazione di uno o più elettrolizzatori per la produzione di idrogeno rinnovabile e relativi sistemi ausiliari necessari al processo produttivo, comprensivi di eventuali sistemi di compressione e di stoccaggio dell’idrogeno oppure la realizzazione di impianti addizionali agli elettrolizzatori.
“Confido che il sistema toscano delle imprese saprà cogliere questa opportunità, collegata al Pnrr e dunque non ripetibile – spiega l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – un’occasione importante per per realizzare o potenziare sistemi generatori di elettrolisi, capaci di produrre idrogeno verde, una ‘variante pulita’ dell’idrogeno presente in natura. L’idrogeno verde si produce attraverso fonti rinnovabili ed elettrolisi e successivamente può essere trasformato in energia e vapore acqueo, per cui rappresenta una preziosa riserva energetica che non genera effetti inquinanti”.
Saranno finanziabili i costi di investimento direttamente collegabili e funzionali alla realizzazione degli impianti, in particolare opere murarie e assimilate (nei limiti del 20% del totale dei costi ammissibili; macchinari, impianti e attrezzature varie nuovi di fabbrica; programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (nei limiti del 10% del totale dei costi ammissibili); la progettazione degli impianti e delle opere da realizzare, la direzione dei lavori, i collaudi di legge e gli oneri di sicurezza connessi con la realizzazione del progetto (nei limiti del 20% del totale dei costi ammissibili del progetto).