Prima il concerto, di quelli da pelle d’oca con due maestri del calibro di Zubin Mehta sul podio e Daniel Barenboim al pianoforte. Poi, si sa, “l’Italia chiamò” ed ecco che il foyer del Maggio Musicale fiorentino e la Sala Zeffirelli si attrezzano con i maxi schermi per non perdere il fischio di inizio di Italia-Spagna.
Domani, martedì 6 luglio, l’83esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino prosegue con l’ultimo appuntamento per il ciclo dei concerti dedicati al compositore Johannes Brahms con il maestro Mehta sul podio, l’Orchestra del Maggio e la presenza di eccellenti solisti: dalle 20 sul prestigioso palco c’è il maestro e pianista Daniel Barenboim. In programma: la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90 e il Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83
Il programma del concerto
I maestri Zubin Mehta e Daniel Barenboim, amici fraterni di una vita, hanno tra loro un sodalizio artistico che per innumerevoli volte li ha portati a condividere il palcoscenico non solo al Maggio.
In apertura del concerto, la Sinfonia n. 3 in fa maggiore op. 90, definita da Hans Richter “l’Eroica di Brahms”. Il programma prosegue con Concerto in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 83, il più lungo e imponente di tutta la storia della musica che scavalca la più recente di questo genere. Si tratta di un’opera complessa e tormentata, ma anche di ricchezza eccezionale con un’ossatura formale che anziché limitarsi ai tre tempi consueti al concerto per strumento solista si estende ad accoglierne quattro, come se fosse una sinfonia.
Al termine del concerto, per chi vorrà, sugli schermi televisivi installati in sala Zeffirelli e nel foyer di platea si potrà seguire la partita della semifinale degli Europei 2020 tra Italia e Spagna.