Natale quest’anno ci ha portato in dono un clima mite, temperature sopra la media e piumini ancora chiusi nell’armadio. Durante il pranzo di Natale abbiamo guardato stupiti i servizi in tv sulle pesanti nevicate che stanno colpendo gli Stati Uniti e il Canada, mentre eravamo cullati da un tiepido sole. Questo clima ci accompagnerà anche nei prossimi giorni di festa di Capodanno e dell’Epifania? Abbiamo rivolto questa domanda a Giulio Betti, meteorologo del Consorzio Lamma.
E’ stato un Natale molto mite, forse tra i più miti mai osservati negli ultimi anni. Il mese di dicembre sarà il dicembre più caldo mai osservato in Toscana dal 1955, cioè da quando vengono rilevati in maniera sistematica i dati nella nostra regione. Non solo è stato un Natale caldissimo ma anche un dicembre da record con una anomalia mai osservata negli ultimi 70 anni. Questa situazione fa il pari con le regioni centromeridionali italiane. Probabilmente a livello proprio nazionale registreremo un dicembre, se non il dicembre, più caldo al centro sud.
Ci saranno cambiamenti o continuerà il caldo?
Cambierà ben poco. Le temperature rimarranno molto al di sopra della norma e continuerà a fare caldo relativamente alla stagione, con anomalie di 5-7 gradi. Per quanto riguarda le condizioni meteo per il 31 dicembre ci attendiamo un cielo a tratti molto nuvoloso con possibili piogge sulle province settentrionali, sarà una situazione di tempo grigio e mite. Il 2023 esordirà, anch’esso, all’insegna del clima molto mite soprattutto sulla Toscana centro meridionale dove potrebbero esserci delle timide schiarite. Il primo gennaio andrà in continuità con il 31 dicembre cioè tempo grigio e molto mite, con possibilità di qualche pioggia sulle province settentrionali.
In questo mese di dicembre ci sono state molte piogge, hanno aiutato a risollevare la situazione di siccità che ha colpito quest’anno la nostra regione?
E’ stato un dicembre molto piovoso che ha seguito un novembre piuttosto piovoso. Una buona notizia c’è: le piogge di novembre e dicembre e, in parte, quelle di agosto e settembre hanno mitigato in buona parte l’emergenza siccità che gravava sulla nostra regione. Questa è una buona notizia, se però ora smette di piovere nei mesi invernali il problema si ripresenterà puntualmente in estate. E’ bene, quindi, che quest’alta pressione, se proprio non deve far freddo, quantomeno che porti la pioggia, perché adesso abbiamo messo una toppa abbastanza importante alla siccità. Se però dovesse ricominciare un regime anticiclonico senza pioggia, nei prossimi due-tre mesi ritorniamo punto e a capo.
Il 2023 ci porterà anche il freddo?
Il freddo arriverà, come spesso ormai accade negli ultimi anni, piuttosto in ritardo. Almeno fino al 10 gennaio riteniamo molto improbabile che la Toscana, e l’Italia in generale, possano essere interessate da ingressi di aria fredda. Proseguirà quindi questa fase di ibrido tra alta pressione e correnti miti occidentali.