Cultura/

Un prestito collettivo per salvare lo storico Caffè Le Giubbe Rosse

Avviata un’operazione di crowdlending da 250mila euro con Criptalia: chiunque può contribuire prestando anche una piccola cifra

Un prestito dal basso per salvare le Giubbe Rosse, lo storico caffè letterario di Firenze che negli anni Dieci del Novecento fu il rifugio dei futuristi e di intellettuali come Giovanni Papini, Ardengo Soffici e Aldo Palazzeschi ed è chiuso dall’autunno scorso.

A lanciare il prestito ‘collettivo’ di 250mila euro a 18 mesi con un tasso d’interesse dell’8% è la nuova proprietà del locale, Scudieri International, che ha scelto la piattaforma Criptalia per questa operazione di crowdlending. Così come nelle campagne di crowdfunding, chiunque può contribuire a raggiungere la cifra prefissata con un investimento anche piccolo, di minimo 20 euro, ma trattandosi di un vero prestito con un tasso di interesse fissato ciascun finanziatore poi riceverà un ritorno in denaro.

Le Giubbe Rosse

“Abbiamo scelto una strada alternativa per finanziare il nostro investimento per il rilancio dello storico Caffè le Giubbe Rosse – spiega Cataldo Staffieri, amministratore delegato di Scudieri International – perché avevamo la necessità di avere tempistiche certe sulla disponibilità delle risorse economiche necessarie per portare avanti il progetto. Garanzie che non abbiamo ottenuto dai classici soggetti bancari o intermediari finanziari, anche a cause delle attuali contingenze non proprio favorevoli in cui versa il nostro settore”.

Il progetto di rilancio del caffè letterario punta a riportare alla luce l’antica tradizione del locale, culla del Futurismo e dell’Ermetismo fiorentino, oltre a conservare tutti i rapporti di lavoro in essere con gli oltre 25 dipendenti.

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