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Prende il via la nuova stagione dell’Orchestra della Toscana

Al Teatro Verdi di Pisa il 24 e al Teatro Verdi di Firenze il 25 ottobre Daniele Rustioni sul podio con un programma tutto novecentesco

Daniele Rustioni - © Marco Borrelli

L’Orchestra della Toscana si avvicina a festeggiare i suoi 40 anni di vita. Nata come orchestra da camera, l’ORT ha fatto della qualità, della curiosità e della sfida continua le sue scelte stilistiche. Usciti dalla comfort zone del repertorio di riferimento ha esplorato il mondo, le sue innumerevoli sfaccettature, si è misurata con programmi sinfonici. Ha ‘flirtato’ con il pop senza sentirsi sminuita, è stata protagonista, e continua ad esserlo, nel campo della musica contemporanea. 

Il programma inaugurale mette insieme brani del Novecento, compreso quello Also Sprach Zarathustra che pur essendo stato scritto nel 1896 si lascia in qualche modo l’Ottocento alle spalle e prelude al nuovo secolo. Anche se siamo in territorio tardo romantico, si avvertono i segni che qualcosa sta cambiando, una rivoluzione che per Richard Strauss si sarebbe compiuta qualche anno dopo con Salomè. L’attenzione che quest’opera ha suscitato a decenni di distanza in altri artisti e altre forme di spettacolo (da Stanley Kubrick a Tim Burton, da Eumir Deodato, ai Green Day) è l’ulteriore segno della sua modernità. Il frenetico nuovo secolo avrebbe portato nuove invenzioni come la radio e il fonografo.

Nulla sarebbe stato più come prima. La tradizione classica viene messa in discussione avviando un radicale cambiamento estetico che sfida e ridefinisce i princìpi strutturali, tonali, melodici e ritmici consolidati nel Classicismo. Si apre un mondo di nuove sonorità che scandalizza quelli che le ascoltano per primi. Questo appare ancora più evidente nell’opera di Igor Stravinskij in programma nel concerto. La storia del burattino Petruška, innovativa per l’uso dell’armonia bitonale e degli accordi di scale contrastati, è stata composta appena prima di quella Sagra della primavera che avrebbe scatenato la più famosa sommossa della storia della musica classica.

C’è poi un fil rouge che lega Stravinskij a Maurice Ravel ed è la danza. Questa forma espressiva condizionerà l’opera di molti musicisti dei primi del Novecento. In fondo inebriarsi dei ritmi e dello spirito della danza era per loro un modo per reagire alla pesantezza ritmica della tradizione sinfonica classico-romantica. Se “il modo migliore per assimilare una cultura è crescere al suo interno” Ravel è stato un grande realista della musica del XX secolo. La Valse ha la funzione di tonico infallibile nelle sale da concerto per il suo potere di accontentare simultaneamente tutti i tipi d’ascoltatore, che possono scoprirvi le infinite e preziose meraviglie timbriche e armoniche della raffinata tavolozza di Ravel o lasciarsi semplicemente andare al suo effetto trascinante.

Ultimo nella segnalazione ma primo nell’esecuzione il brano fresco d’inchiostro In centri concentrici di Caterina Di Cecca. A lei l’ORT ha affidato una della quattro commissioni vincitrici del bando Siae Classici di oggi. Solista la prima tromba dell’ORT Donato De Sena.

Il concerto fiorentino cade in concomitanza con la Giornata Mondiale della Polio, evento per il quale migliaia di Rotary Club di tutto il mondo organizzano eventi e raccolta fondi per riconoscere i grandi progressi effettuati nella lotta per l’eradicazione della poliomielite. Per l’occasione la Fondazione ORT ha messo a disposizione un quantitativo di biglietti a prezzo agevolato ai Rotary Club dell’Area Medicea, che devolveranno il ricavato della vendita alla Polio Plus.

Prezzi Teatro Verdi | Stagione Concertistica: Posti numerati I settore €16 intero – €14 ridotto; II settore €13 intero – €11 ridotto (tutti più diritti di prevendita) in vendita c/o Biglietteria del Teatro Verdi (tel 21.23.20 orario 10/13 e 16/19) e punti del Circuito Box Office. Online su www.teatroverdifirenze.it.

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