Dai progetti di economia circolare per riciclare i metalli preziosi ai dispositivi medici indossabili, con cui monitorare le malattie neurodegenerative, sono quattro le startup toscane che con le loro idee innovative hanno vinto la tappa regionale del Premio Cambiamenti di CNA.
IZ Renewable Luxury, CoAImed, Dotzero e Relief si sono aggiudicate la finale toscana del contest che ha l’obiettivo di scoprire, premiare e sostenere le migliori imprese italiane nate negli ultimi quattro anni, che hanno saputo riscoprire le tradizioni, promuovere il proprio territorio e la comunità, innovare prodotti e processi e costruire il futuro, legando il Made in Italy col digitale e l’innovazione. Adesso le quattro startup toscane accederanno così alla finale nazionale del premio, che si svolgerà il prossimo 15 dicembre a Roma.
Un risconoscimento per le aziende più innovative
La fase delle candidature si è conclusa il 30 settembre e le aziende che hanno aderito in Toscana sono state ben 198 (a livello nazionale 1080), con 21 aziende arrivate in finale. “Sono state selezionate aziende giovani, innovative, vivaci – sottolinea il presidente dei Giovani Imprenditori CNA Toscana, Simone Gualandi – e disposte a mettersi in gioco e che faranno il futuro dell’imprenditoria toscana, un quadro socio-economico che inevitabilmente sta cambiando. Sono modificati, infatti, i paradigmi e le più resistenti consuetudini. Le imprese vivono la più profonda crisi di sempre, ma alcuni settori soffrono più di altri e si adattano. Altri difficilmente possono farlo e mutano, si reinventano, rimodulano pensieri e azioni in una nuova concezione di fare impresa”.
I criteri di valutazione per la selezione delle aziende vanno dall’originalità dell’idea all’innovazione introdotta, dalla capacità di adattamento, anche post pandemia, alla sostenibilità e all’impatto sociale generato.
“Voglio sottolineare l’importanza e il valore di un’iniziativa come questa, che guarda alle imprese giovani ma dinamiche, piccole ma capaci di pensare in termini innovativi – ha affermato l’assessore regionale alle infrastrutture digitali, Stefano Ciuoffo – è questo sguardo lungo sul futuro che è stato, giustamente, tenuto in considerazione nella scelta delle aziende vincitrici. Credo davvero che questo premio possa dare un contributo concreto alla diffusione di processi innovativi, rispondendo così ad una sfida, quella del cambiamento e dello sviluppo tecnologico, che, mai come in questa fase, è indispensabile vincere per rilanciare l’economia della nostra regione”.
Le quattro startup vincitrici
IZ Renewable Luxury è una startup di Bucine (Arezzo) che nasce dall’esigenza di recuperare materiali di scarto e in disuso per dar loro una nuova vita, in particolare mettendosi al servizio dei brand della gioielleria, orologerie e accessori di moda, sempre più attenti a utilizzare una filiera green. IZ Renewable Luxury mette loro a diposizione materiali sostenibili, come oro, argento e palladio recuperato dalle “Urban Mining”, ovvero quei processi innovativi che consente di estrarre metalli preziosi dai rifiuti, in particolare quelli elettronici.
L’economia circolare è il cuore anche della startup DotZero di Rufina (Firenze) che realizza scarpe partendo da materiali di scarto e disegnate in modo tale da essere riciclate all’infinito. La mission dell’azienda infatti è creare un prodotto che non abbia una fine: si parte dagli scarti della lavorazione del legno per creare una calzatura dallo stesso materiale. Suola, tomaia e accessori infatti sono di legno, solo lacci e soletta vengono creati con altri materiali, sempre organici.
Si passa invece al settore biomedico con CoAImed di Firenze, la startup che sviluppa prodotti basati su tecnologie indossabili e Intelligenza Artificiale. In particolare sta realizzando strumenti biomedicali per aiutare i pazienti affetti da malattie neurodegenerative, che possano così monitorare un eventuale declino nelle loro perfomance motorie. Un prodotto che attraverso dispositivi indossabili, protocolli personalizzati e algoritmi punta a diventare uno strumento utile per neurologi e parkinsonologi, permettendo loro di predire la malattia e intervenire tempestivamente.
Infine la startup Relief di Pontedera sviluppa dispositivi miniaturizzati per il trattamento di patologie a carico del sistema urinario. Più precisamente, l’azienda mira a diventare il leader mondiale nel campo degli sfinteri artificiali per il trattamento delle forme gravi di incontinenza urinaria da stress, presenti soprattutto nei pazienti oncologici.
Menzioni speciale al Premio Cambimenti anche per il ristorante Wonder di Livorno, un ambiente completamente accessibile e inclusivo dove lavoreranno persone con disabilità, per Convoil, startup senese che smaltisce e rigenere gli olii esausti e per Bio3DPrinting di Barberino Tavernelle, che punta realizzare con la stampa in 3D veri e propri organi per i trapianti.