Le Manifatture Digitali Cinema Prato saranno al centro di un importante progetto dedicato al digitale per il settore manifatturiero. L’iniziativa prende il nome di “Prato Phygital” e per concretizzarsi potrà beneficiare di un finanziamento da 1 milione di euro.
L’idea alla base del progetto nasce dalle contaminazioni tra campi diversi come il cinema, l’audiovisivo, i tessuti e le sperimentazioni su digitale e 5G che sta portando avanti Prato. Da qui è nata la sfida di creare un modello, replicabile in tanti altri settore, per portare la storia, la cultura e il settore manifatturiero nel digitale. Un patrimonio che esce dai musei e dalle aziende e diventa disponibili a tutto il settore della produzione del cinema e dell’audiovisivo.
I soggetti coinvolti
Il progetto che ha come protagonista le Manifatture Digitali Cinema Prato, l’infrastruttura a sostegno delle produzioni audiovisive di Fondazione Sistema Toscana attiva dal 2017 nella sede del complesso di Santa Caterina è guidato proprio da Fondazione Sistema Toscana che è capofila di un raggruppamento di enti pubblici, istituzioni culturali, realtà industriali e case di produzione audiovisiva fino alle factory del digitale. Nel dettaglio partecipano al progetto: il Comune di Prato, il Dipartimento di Architettura (DIDA) Università di Firenze, il Museo del Tessuto di Prato, PIN – Polo Universitario Città di Prato, Wind Tre Spa, Indiana Production Spa, EDI – Effetti Digitali Italia Srl, Marini Industrie Spa, Immerxive Srl. Fondazione Sistema Toscana si occuperà di coordinare il gruppo di lavoro e di interfacciarsi con il Ministero dello Sviluppo Economico, promotore del bando che finanzia il progetto. Regione Toscana e Comune di Prato si sono impegnati fin da subito nella costruzione del progetto che vede una prima fattiva collaborazione fra Manifatture digitali del cinema e le funzioni del Progetto Prisma del Comune.
Ad esprimere soddisfazione il presidente della Regione Toscana che ha sottolineato la sinergia con Prato, e la straordinaria importanza di un progetto valido su più fronti: quello dell’innovazione, dell’urbanistica e della formazione pensando anche al nuovo corso di moda e tessuto che valorizzerà Prato nell’Ateneo fiorentino. Per il presidente 1 milione di euro del Mise è un’ulteriore spinta che implementa dal punto di vista tecnologico, nella prospettiva del 5G, quelle che sono le manifatture digitali. Il presidente ha fatto presente l’impegno e la sinergia fra Regione, Fondazione Sistema Toscana, e Comune di Prato e gli assessori pratesi che hanno portato avanti un progetto di grande strategia e di grande prospettiva che avrà fondi del Pnrr, una dimensione urbanistica, e un corso di moda e tessuto. Un disegno di prospettiva rivoluzionario unisce l’innovazione a quello che è il ruolo di Prato come città manifatturiera per eccellenza in Toscana.
Le fasi del progetto
Nel corso di 12 mesi, fino a giugno 2023 saranno messe in campo una serie di azioni per la digitalizzazione delle Manifatture. Il finanziamento, ottenuto da Fondazione Sistema Toscana, sarà destinato in una prima fase per la digitalizzazione e traduzione in modelli matematici riproducibili di una serie di tessuti selezionati dagli archivi di Marini Industrie e del Museo del Tessuto di Prato, oltre ad alcuni copricapi scelti fra la collezione di costumi rinascimentali, realizzati per la serie televisiva I Medici, di Manifatture Digitali Cinema e di Toscana Film Commission. Questa fase, molto delicata visti gli oggetti in campo, verrà curata dal Dipartimento di Architettura DIDA sotto la guida della prof.ssa Elisabetta Cianfanelli e con il supporto di Immerxive, startup nata in seno a PRISMA, Casa delle Tecnologie di Prato.
La fase successiva vedrà l’utilizzo di queste digitalizzazioni come elementi scenografici che verranno utilizzati per un cortometraggio all’interno di un modello in scala (mock-up) di Teatro di posa per Virtual Production. Il mock-up verrà allestito proprio all’interno degli spazi di Manifatture Digitali Cinema Prato in via Santa Caterina e la realizzazione sarà affidata a Indiana Production e a Effetti Digitali Cinema.
Tutto questo sarà poi corredato da una grande infrastruttura basata sulla tecnologia 5 G, ovvero sarà realizzata un’infrastruttura di edge computing che completerà le funzionalità della rete 5G di Wind Tre consentendo di assistere in tempo reale a quanto avviene sul set, anche da remoto. Per questa iniziativa, verranno selezionati tre gruppi di spettatori, formati da studenti, imprenditori e giornalisti, che potranno vedere sui loro dispositivi mobili quello che vede il pubblico fisicamente presente nello Studio di Santa Caterina.
Tutte queste fasi potranno essere seguite nell’arco dei prossimi dodici mesi grazie alle attività di comunicazione e disseminazione che saranno curate da PRISMA, Casa delle tecnologie di Prato.
Uno sguardo al futuro
Il punto di forza di Prato Phygital è la sua replicabilità e la possibilità di essere adattato a tutti i comparti manifatturieri che potranno utilizzarlo come modello, a partire dalle industrie tessili fino a raggiungere tutte le imprese creative del territorio. Oltre alla digitalizzazione, l’obiettivo di Prato Phygital è quello ci creare proprio a Prato e alle Manifatture un centro di produzione audiovisiva all’avanguardia, nel panorama europeo, attrezzato per la produzione virtuale che possa rappresentare una alternativa a Cinecittà. A questo si aggiunge la nascite di un Campus, dove poter formare i futuri tecnici, attraendo così su Prato tanti nuovi giovani in cerca di formazione e poi lavoro nel settore, in grado di implementare queste tecnologie in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Cultura, con evidenti ricadute positive in termini di formazione e occupazione proprio delle giovani generazioni.