Prato si prepara a diventare una città sempre più verde, con un progetto innovativo che adesso è stato premiato anche dall’Europa. Il Comune infatti è stato selezionati dalla Commissione Europea nell’ambito del programma “Azioni Innovative Urbane”, che ha la scopo di identificare nuove soluzioni per lo sviluppo urbano sostenibile che possano essere testate in alcune città e quindi replicate in altri contesti urbani.
Prato, insieme alle altre città vincitrici, riceverà così un finanziamento europeo fino a 5 milioni di euro per il suo progetto Urban Jungle, che si concentra sull’uso sostenibile del territorio, l’aumento del verde, e la sperimentazione di nuove soluzioni valutate fra le più innovative a livello europeo. Prendendo spunto dal piano di forestazione urbana adottato dal Comune attraverso il nuovo piano operativo, saranno realizzati numerose Giungle Urbane, ovvero aree ad altissima densità di verde che possano così bilanciare le zone di maggiore congestione abitativa e produttiva.
“Sono orgoglioso di questo premio – ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni – Urban Jungle è uno dei primi progetti organici finalizzati ad elaborare le future strategie europee sul climate change, un tema che come amministrazione abbiamo affrontato negli ultimi cinque anni e che nei prossimi cinque affronteremo con più forza. Inoltre vorrei ringraziare e complimentarmi per il grande risultato tutti i consulenti e gli uffici del comune che hanno lavorato a questo progetto”.
Tra gli elementi di eccellenza del progetto valutati positivamente dalla Commissione Europea vi sono una partnership inedita e altamente competente sui temi del verde urbano che include anche lo spin-off universitario Pnat guidato dal professore Stefano Mancuso, ormai considerato un massima autorità nell’uso delle piante per aumentare il benessere umano e ambientale. “Grazie al progetto Urban Jungle – ha dichiarato il professore Mancuso – Prato sarà in grado di rinaturalizzare intere aree urbane utilizzando le piante in maniera innovativa per rispondere alle esigenze dell’ambiente, della società e della salute dei cittadini. Sono molto orgoglioso che questo possa trasformarsi oggi in realtà facendo di Prato un esempio per l’Europa di come sia possibile affrontare i temi dell’ambiente in maniera originale.”
Inoltre sono coinvolti nel progetto lo studio di architettura Stefano Boeri Architetti, che ha realizzato il primo bosco verticale a Milano e che è impegnato nella sensibilizzazione dei temi della forestazione urbana, il centro di ricerca Cnr Ibimet, che vanta una pluriennale esperienza in sistemi salvaguardia e monitoraggio dell’ambiente, la società di servizi Estra e Legambiente.
Il progetto rinnoverà i quartieri di Prato a maggior criticità sociale, produttiva e ambientale in modo sostenibile e inclusivo sviluppando zone ad alta densità verde. Le Giungle Urbane si innesteranno nel paesaggio urbano moltiplicando la naturale capacità delle piante di abbattere le sostanze inquinanti, e restituendo il territorio alla fruizione delle persone, trasformando le aree di marginalità in veri e propri punti di benessere verde all’interno della città. Questi spazi verdi verranno progettati con l’aiuto dei cittadini, attraverso una pianificazione urbana condivisa facilitata dall’uso delle piattaforme digitali, che ne aprirà la gestione alla comunità, aumentando l’inclusività.