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Posare davanti a Massimo Sestini: a Firenze l’iniziativa “Ricordi? Ritratti fotografici stampati”

Fino al 14 febbraio, nella Chiesetta di Peretola, un set fotografico per sperimentare la potenza di un’immagine tangibile

Massimo Sestini

Nell’Ottocento se si era fortunati si posava per una foto nel giorno delle proprie nozze, uno scatto che fissava un momento destinato a diventare eterno. Nel 2021 siamo ormai abituati a scattare e scattarci decine di foto al giorno, migliaia, forse milioni ogni anno.

Ma forse abbiamo dimenticato l’emozione di ritrovare una foto stampata tra le pagine di un libro, sul retro della quale i nostri nonni o i nostri genitori hanno scritto a mano, il luogo e la data di quando l’hanno scattata.

Per ricordarci qual è l’importanza di una foto arriva a Firenze, per la precisone all’interno della chiesetta di via Giovanni Piantanida 12, a Peretola il progetto “Ricordi? Ritratti fotografici stampati” ideato da Settimio Benedusi.

“Ho creato questo progetto per invitare le persone a usare la fotografia per qualcosa di importante” ha dichiarato Settimio Benedusi.Perché stampare? Perché solo una foto stampata racconta la nostra storia, costruisce la nostra identità. Per spiegarlo, sono tornato alle origini della fotografia, quando tutti si facevano ritrarre dal fotografo perché era l’unico modo per conservare una traccia di sé, un po’ come accadeva con i dipinti. Un ritratto stampato è un mezzo potente, che provoca emozioni fortissime. Ma soprattutto è qualcosa che rimane nel tempo, qualcosa che potremo rivedere tra 20 o 30 anni. Tutte le foto che abbiamo sul cellulare, invece, prima o poi scompariranno”.

Come funziona?

Partecipa all’iniziativa il grande fotografo toscano Massimo Sestini fotoreporter, vincitore del World Press Photo nel 2015, noto a livello internazionale per aver raccontato l’attualità e i suoi protagonisti, il quale fino al 14 febbraio si troverà nella chiesetta di Peretola per realizzare ritratti fotografici e stamparli.

Basterà prendere un appuntamento per mettersi davanti all’obiettivo di Sestini e tornare a casa con una stampa incorniciata nel formato A3 o A2, al prezzo di 150 e 250 euro.

Sì, perché il progetto “Ricordi? Ritratti fotografici stampati” non prevede la consegna del file digitale, perché lo scopo è appunto quello di far riscoprire alle persone la bellezza e la potenza emotiva di una foto tangibile.

Il laboratorio è aperto tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 fino al 9 gennaio. Dal 9 gennaio al 13 febbraio è aperto dalle 16.00 alle 20.00 dal venerdì alla domenica. E’ possibile anche acquistare un Buono regalo per fare un dono diverso dal solito.

“Scattiamo, scattiamo, scattiamo, ma poi che cosa ci rimane veramente?” ha detto Massimo Sestini, “Una foto regala emozioni, memorie. È un piccolo quadro delle nostre storie, dei momenti più belli. Racconta come eravamo, che cosa ci piaceva fare, chi è ancora con noi e chi non c’è più. Una foto può commuovere, farci riflettere, sorridere e persino farci arrabbiare. Mostra come siamo cambiati, come sono cresciuti i nostri figli. In ogni caso provoca un’onda potente. Perché rinunciare a tutto questo? Il digitale ci ha reso pigri, ma soprattutto ci ha fatto perdere il vero valore della rappresentazione fotografica. La foto si è dematerializzata, non è più un oggetto da tenere in mano, nel portafoglio, nella cornice d’argento”.

Per prenotarsi: www.ricordistampati.it

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